di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Un’interrogazione al vetriolo riguardante «Alcuni aspetti della politica culturale dell’amministrazione Fuda». E’ quella che ha presentato il consigliere comunale del gruppo “Progetto Grande Gioiosa” Riccardo Modafferi venerdì scorso, indirizzandola al presidente del consiglio comunale Laura Crimeni, allo stesso sindaco Fuda e al segretario comunale Arturo Tresoldi.
L’interrogazione scaturisce dalla mancata risposta a un’analoga iniziativa dello scorso 22 agosto, quando i consiglieri Riccardo Modafferi e Serena Palermo, presentarono, appunto, un’interrogazione a risposta scritta riguardante l’apertura della biblioteca comunale di palazzo Amaduri durante la festa di San Rocco, per la quale chiesero un orario più ampio per quel periodo, proprio come fatto per il Naniglio.
«A tutt’oggi – è scritto nell’interrogazione dell’11 ottobre – non risulta pervenuta alcuna risposta scritta, come invece prevede il comma 3 dell’articolo 23 del regolamento del consiglio comunale».
Pertanto, Riccardo Modafferi chiede «se sia vero il fatto che il sindaco stesso, in uno dei giorni immediatamente successivi alla festa patronale, si sia recato col viso dell’arme nei locali della Biblioteca Comunale; se sia vero che abbia staccato d’autorità la copia affissa in bacheca di un articolo di un giornale locale che riferiva dell’interrogazione dei consiglieri delle minoranze; di sapere se la stessa copia sia stata poi lacerata o ridotta a pezzi, appallottolata o, Dio ne scampi, data alle fiamme; di conoscere se tra le linee programmatiche dell’amministrazione non sia da inserire un regolamento ad hoc per la gestione delle informazioni della bacheca o se dovrà essere il sindaco stesso a sindacare su quali documenti affiggere e quali censurare; se non sia meglio evitare di ispirarsi a Zdanov, che nel periodo staliniano diresse la linea culturale del Partito Comunista dell’URSS, senza ricadere nelle italiche pratiche da min-cul-pop».