R. & P.
In riscontro alla Vs. ennesima “interrogazione urgente al Sindaco” prot. Nr. 7189/17, comparsa anche sugli organi di stampa, in relazione ai profili oggetto di specifico interesse della citata nota, preliminarmente si rappresenta che tutta la documentazione dell’intervento richiamato è depositata presso la Prefettura di Reggio Calabria (SUA-Stazione Unica Appaltante). Incaricata dal Ministero Interni (Ente finanziatore) per la gestione ed attuazione – con il Supporto tecnico del Provveditorato OO.PP. Calabria/Sicilia – del programma di finanziamento PON/PAG “Sicurezza e legalità – Progetto Locride”, di cui l’intervento in oggetto è parte integrante.
Relativamente al procedimento interessato, si rappresenta anche che la progettazione definitiva esecutiva dell’opera in oggetto richiamata è stata sottoposta (con esito favorevole) al vaglio di tutti gli enti sovraordinati chiamati ad esprimere parere di competenza in sede di conferenza dei servizi. E che la sopra citata Prefettura/SUA, quale attività prodromica all’espletamento della gara d’appalto dell’opera medesima, ha espletato tutte le procedure di verifica della conformità normativa del progetto (anche relativamente al contenuto della analoga precedente interrogazione urgente al Sindaco del 16/09/2016). Tant’è che l’opera è già stata definitivamente aggiudicata in data 07 agosto 2017 con atto n. 94933.
Ad ogni buon fine, come si potrà facilmente riscontrare, negli atti ragionevolmente ritenuti attinenti il profilo tematico d’interesse, sono espressamente illustrate le procedure tecniche (orientate ai vigenti principi di recupero-riuso-riciclo dei materiali, quanto più possibile a km 0, ed ai doverosi principi di oculato utilizzo delle risorse pubbliche) e le misure cautelative (conformi alla normativa vigente in materia) previste ed adottate per il preventivo e progressivo reale accertamento, classificazione, caratterizzazione, rimozione, separazione e smaltimento dei diversi rifiuti, residui delle demolizioni contrattualizzate: attività puntuali, da attuarsi già in fase di contestuale ed ormai avviato approntamento del cantiere, da parte dell’aggiudicatario dell’appalto dei lavori in oggetto.
Dagli elaborati di progetto, costituenti allegati al contratto d’appalto, si evince la particolare attenzione posta per alcune lastre fibrocementizie ondulate (di superficie complessiva limitata), di epoca ignota (non esclusa successiva all’interruzione della produzione lastre Eternit con fibre nocive, es. amianto), poste a copertura di n°4 modesti e precari manufatti edilizi (recentemente trasferiti nell’attuale stato di fatto dal Demanio-Patrimonio dello Stato al Comune di Monasterace insieme all’area d’intervento), di cui in progetto è prevista la completa demolizione.
Sicchè – ove l’esito delle previste e preventivate campionature e caratterizzazioni dovessero “certificare” la presenza di materiali pericolosi (es. amianto) – sono state inserite e computate in progetto le lavorazioni adeguate e specifiche per la rimozione e smaltimento degli eventuali rinvenuti materiali nocivi per la salute e l’ambiente. Ovviamente, presso appropriato impianto, ad opera di ditta specializzata ed in possesso dei requisiti e delle attrezzature idonee (peraltro già informalmente individuata dall’aggiudicatario dell’appalto).
Quindi, per tutte le sopra sinteticamente richiamate attività di prevenzione, rimozione e smaltimento, sono state diligentemente accantonate dal finanziamento concesso per l’intervento in progetto (il Comune di Monasterace è Ente dissestato, quindi impossibilitato a coprire in proprio oneri per questo genere d’intervento), le relative risorse economiche. Per le campionature, caratterizzazioni e le lavorazioni che si dovessero rendere necessarie a rimuovere e smaltire eventuali presenze accertate di materiali pericolosi: amianto compreso! Secondo le modalità e le procedure previste dalle norme vigenti e dal piano operativo che sarà predisposto dal soggetto incaricato delle operazioni di accertamento, rimozione e smaltimento, previa attenzione delle Autorità competenti e successiva esecuzione sotto l’attenta sorveglianza del Direttore dei lavori e del Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione.
Per quanto attiene invece ogni altro elemento specifico di lagnanza, sempre presso la Prefettura si può rinvenire la documentazione certificativa delle attività poste in essere dal Comune di Monasterace, attraverso ditte specializzate, secondo le costanti ed attente direttive della Prefettura medesima, del Provveditorato OO.PP. (nella qualità di supporto tecnico della stessa) e del competente Comando Prov.le dei VV.FF. che, hanno dato atto della regolare attuazione delle misure di prevenzione richieste e della cessata condizione di pregresso pericolo.
Nella convinzione che la documentazione in atti prodotta e gli elementi conoscitivi forniti siano sufficienti a consentire a chiunque di informarsi correttamente, auspichiamo che, in particolare, si rassereni il consigliere Spanò. Il quale, evidentemente, deve essersi convinto di aver consolidato un proprio superiore patrimonio di conoscenza e particolare competenza in materia di bonifica e smaltimento di rifiuti: magari a seguito delle esperienze maturate in occasione della recente ristrutturazione della propria abitazione. Sebbene negli atti d’ufficio non si rinvenga traccia!
Cogliamo infine l’occasione, per rassicurare e ribadire a tutti che, con la doverosa collaborazione istituzionale pienamente assicurata da questa Amministrazione e da tutti gli altri Enti interessati al procedimento, non vi sarà modo per impedire con pretesti e provocazioni la realizzazione di un’opera indispensabile all’interesse generale di questa comunità.
Fondamentale per l’alto valore sociale che conserva ed altamente simbolica per il concreto messaggio di legalità che intende promuovere ed affermare: anche sull’area in questione, probabilmente oggetto di appetiti ed interessi particolari che, evidentemente, il consigliere Spanò forse si sente di dover rappresentare.
Monasterace, 25 Agosto 2017
IL SINDACO * Avv. Cesare Deleo