MONASTERACE – L’imminente demolizione dell’unico campetto situato all’ingresso sud del lungomare (adiacente alla stazione di servizio Q8 ) per far posto al “Centro di aggregazione giovanile ed Osservatorio per la Legalità – Dott.Rocco Lombardo”, pone una seria riflessione a cui gli amministratori non possono sottrarsi.
Viene meno uno spazio vitale per il tempo libero per i ragazzi, soprattutto per giocare a pallone. I ragazzi non possono certo andare a giocare in piazza o al campo sportivo ne al calcetto lato sud (attualmente in condizioni pietose e con il terreno da gioco che presenta forti criticità ed evidenti fonti di pericolo per chi gioca.)
Un tempo c’erano terreni pubblici liberi e i giovanissimi potevano fare il campetto di calcio improvvisato. Oggi tutti gli spazi sono occupati da case e anche il campetto a sud del lungomare scompare perchè destinato al centro di aggregazione.
Sia ben chiaro, a scanso di strumentalizzazioni che siamo favorevoli all’opera, il cui progetto era stato finanziato dalla precedente amministrazione e finalizzato (lo scopo del finanziamento) al recupero dell’ala mai completata dell’ex ostello della gioventù. Abbiamo solo voluto sottolineare che era sbagliata la nuova ubicazione decisa inspiegabilmente dal sindaco, che portava come conseguenza la perdita di uno spazio libero vitale sul lungomare, distruggendo il solo campetto da gioco per i ragazzi. Campetto che semmai avrebbe dovuto essere riqualificato e non eliminato.
Purtroppo dobbiamo constare che la voglia di cementificazione di altri tempi non è ancora passata del tutto,ma qui entra in gioco una questione di maturità culturale e di diversa concezione del governare. Inoltre la nostra opposizione sottolineava che la parte dell’ex ostello mai terminata,resterà un rudere da abbattere (quindi un costo per i nuovi amministratori e la comunità,) mentre si poteva oggi semplicemente ristrutturarlo come avevano peraltro proposto i progettisti. Inoltre un centro per la legalità posizionato vicino le scuole come era stato giustamente deciso, era scelta più consona per le finalità del centro di aggregazione.
Ma non c’è maggior sordo di colui che non vuol sentire. Non si permetta il sindaco di confondere le carte o speculare come ha già fatto dicendo che siamo contrari all’opera, inventandosi retroscena inesistenti: nulla di più falso! I motivi del nostro dissenso restano chiari e più volte spiegati pubblicamente.
Nel sottolineare che l’opera è importante e va fatta, e che per fortuna il ministero ha prorogato i termini per tutti i progetti ritardatari della Locride, relativi “a spazi pubblici per la legalità”, si mette altrettanto in evidenza che il nostro intento era di mettere in luce la perdita dell’unico spazio da gioco dei ragazzini. Ora per l’appunto il problema è proprio questo.
Si domanda al sindaco: ci sono altri spazi dove i giovanissimi possono giocare liberamente a pallone, visto che non tutti possono andare al campo sportivo?
Nel merito, dunque, avanzo in qualità di consigliere comunale tre proposte di riqualificazione di aree nella speranza che possano essere raccolte e avviate a soluzione.
La prima proposta è quella di trasformare l’area degli ex campetti di bocce (lato giardini pubblici), in uno spazio per il calcetto. Con una spesa minima si potrebbe riqualificare l’area e ridare ai ragazzi un campetto.
La seconda proposta è quella di valorizzare (anche con alberi e verde attrezzato) l’ampio spazio abbandonato della zona Lupa. Una vasta area di fronte all’ex ufficio di collocamento che potrebbe ospitare un calcetto, un campo da tennis ed un parco giochi per i bambini.
Diverrebbe uno spazio di socialità importante per tutto il quartiere. Gli alberi potrebbero essere forniti gratuitamente dal consorzio per le altre spese ci sarebbero soluzioni a basso costo e sostenibili.
La terza proposta è quella di risistemare lo spazio sul lungomare sotto villa Cimino da anni in abbandono che potrebbe essere finalizzato ad attività ludiche per giovani e giovanissimi. Anche qui i costi sarebbero esigui.
In questo modo si andrebbero a qualificare degli spazi da far fruire ai giovani e ai bambini oggi in stato di abbandono e in balia delle erbacce.
In ogni caso faccio presente che l’assenza di un campetto da gioco per i giovani, porterebbe i ragazzi a giocare in piazza. Nessuno può pensare che Piazza Porto Salvo possa diventare un rettangolo da gioco,come sta avvenendo con grave disturbo per chi ci abita e per cittadini e turisti che intendono sedersi in tranquillità e che di recente si lamentano giornalmente. Su questo problema si prendano gli opportuni provvedimenti, in primis il divieto di giocare a pallone. Naturalmente non si parla dei bambini che con le loro mamme vanno in piazza e che possono liberamente giocare a palla come succede dappertutto. Ci riferiamo ai giovani quelli più adulti, che finiscano per arrecare anche danni ma che hanno il diritto anche loro di avere spazi liberi sul lungomare per giocare.
A Monasterace il problema della socialità è importante e gli spazi liberi per il gioco sono un collante sociale di incontro tra le famiglie; sarebbe sbagliato pensare che il solo campo sportivo possa essere una risposta adeguata,sappiamo che non è così.
Voglia il sindaco prendere in considerazione le proposte che vanno incontro a giuste esigenze sociali come ho sottolineato. Le mamme, i giovanissimi e i cittadini attendono risposte.
Il Consigliere Comunale Palmiro Spanò