RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
MONASTERACE – Premesso che vorrei ricordare al sindaco che è lecito dissentire, e che non si può rispondere a quanti chiedono trasparenza e legalità ( pur avanzando critiche), con parole al limite della denigrazione, glissando nel merito le vere osservazioni degli interroganti. E’ una caduta di stile che certamente non si addice al ruolo occupato, che dovrebbe indurre il sindaco a maggiore prudenza e rispetto degli altri, anche a chi manifesta pubblicamente il proprio disaccordo. E’ la DEMOCRAZIA SINDACO!!!
Ma entriamo nel merito. Il sindaco Scrive:” il terzo motivo” -che lo porta- ad ubicare la nuova costruzione del Centro di aggreg….- “è che su questo nuovo sito da tempo si aggirano interessi di natura privatistica con persone che non tollerano che si realizzi un’opera pubblica” PROPRIO così scrive insinuando in maniera subdola dubbi nel lettore, con tono da voler “tappare la bocca” a quanti “osano criticare” La cosa pubblica egregio sindaco non è cosa sua…
Il Sindaco deve rispondere di queste sue gravi affermazioni. Di quali interessi di natura privatistica parla? E chi sono tali soggetti interessati? Che venga allo scoperto e facci i nomi!
E se pensa che ci siano come adombra interessi personali e fatti che noi non sappiamo, agisca di conseguenza perché questo è nel suo dovere di sindaco. La smetta di gettare ombra e fango sui tanti che hanno una opinione diversa . Controlla se mai le carte:
* per verificare se le procedure siano state corrette e trasparenti;
* se le autorizzazioni previste siano state date dopo gli opportuni accertamenti e sopralluoghi per accertare lo stato del sito;
* se esiste l’adesione e la autorizzazione della Segreteria Tecnica del PON Sicurezza a procedere nel senso proposto, per come sottolineato dalll’ing. M. Arduini nella relazione prot. N. 2282 del 26 marzo 2013 “al fine di ricondurre la progettazione nel quadro appropriato descritto, nel comune intendimento di realizzare l’opera a perfetta regola d’arte”.
* se la Prefettura è correttamente al corrente e se ha mai fatto sopralluogo sul nuovo sito indicato, che prevede la costruzione dell’immobile non solo sull’area ex deposito nafta agricola, ma anche sul 70% e oltre del campetto polifunzionale adiacente.
* se gli enti che hanno già dato il proprio visto, avevano eseguito regolare sopralluogo ed erano a conoscenza della necessità sia di bonifica ambientale per la esistenza sotto terra di due cisterne di Nafta agricola e di parecchio materiale tetti in amianto, considerati rifiuti speciali da smaltire nelle modalità previste dalle norme esistenti; ( l’amianto c’è non risponda il sindaco in maniera ambigua ”se sarà accertatala presenza di eventuali lastre di amianto”perché altrimenti mi viene il sospetto che faccia finta di non vedere. Lei passa sempre da li gli dia una occhiata assieme al tecnico e vedrà l’amianto sui tetti come).
*se il luogo previsto per la costruzione del centro, rispetta le indicazioni previste nel PON Sicurezza Legalità.
Il sindaco nella sua risposta, glissa i problemi di risanamento e bonifica posti all’attenzione anche da altri, dicendo che saranno utilizzati i fondi di un milione di euro, promessi da Renzi a RC che in ogni caso (quando arriveranno), saranno utilizzati non certo ora per la bonifica se è vero che la partenza dei lavori sono imminenti. Con quali fondi all’avvio dei lavori verrà fatta la bonifica e il risanamento dell’area su cui dovrà sorgere il centro, visto che a noi non ancora ci è dato sapere.
Inoltre il sottoscritto nell’interrogazione sottolineava come sia sbagliato:
decidere di distruggere un’opera pubblica già esistente in ottime condizioni, fruita giornalmente da tanti ragazzi, come il campetto polifunzionale;
Ossia distruggere uno spazio unico e vitale per il tempo libero, calcetto per i giovanissimi,visto lo stato di carenza di spazi fruibili per i giovani, peraltro vicino ai giardini pubblici.
Che una nuova colata di cemento sul lungomare rappresenta un brutto impatto ambientale, alla vista verso mare e che certamente riduce gli spazi liberi che potrebbero essere diversamente valorizzati. Per queste ragioni ho chiesto e con me altri, l’Osservatorio cittadini, Italia Nnostra e altre forze politiche, di spostare altrove il Centro, suggerendo di chiedere una eventuale proroga per i nuovi adempimenti.
Infine la invito Sindaco a leggere prima di rispondere con inesattezze: nella relazione prot. N. 2282 del 26/3/2013 a firma del ing. M. Arduini a nome del RTP (capogruppo). Il tecnico propone all’attenzione tre eventuali soluzioni sulla ristrutturazione ex ostello la cui scelta dovrà essere fatta dal committente (Il Comune) tenuto conto delle valutazioni costi-benefici.
Ossia optare “ per una nuova costruzione in altra sede.(pag 11). Sede che l’esperto individua in un nuovo sito (pag 11) “…all’interno del nucleo urbano…in adiacenza al complesso scolastico con annessa palestra esistente e funzionale in VIA LAMBROSI, di un ampio terreno libero, pianeggiante, dotato di reti,servizi e sottoservizi, di proprietà del Comune…adeguatamente rispondente alle esigenze funzionali e di accessibilità! E’ lo stessoingegnere dunque che smentisce nella sua relazione,la risposta del sindaco alla mia interrogazione.
Infine sul punto sugli scenari tecnici strutturali dell’ex Ostello evidenziati nella medesima relazione il tecnico Ing. Arduini scrive “ un quadro davvero preoccupante…” L’opera risale all’amministrazione De Leo (mi pare) di molti anni fa non è vero? Il sindaco quanto ancora vuole aspettare per la ristrutturazione e il risanamento?. Ha l’occasione oggi perché non lo ha come era previsto? e invece sceglie soluzioni sbagliate, senza discuterle neanche nella maggioranza a quel che mi risulta.
Il consigliere comunale A.Palmiro Spanò