di Redazione
MONASTERACE – Il consigliere comunale Palmiro Spanò, insieme all’osservatorio cittadino, organizza per venerdì 15 luglio alle 21 una manifestazione pubblica in piazza Porto Salvo per protestare contro l’aumento della pressione fiscale sui cittadini di Monasterace e invitare l’amministrazione comunale a riflettere sul disagio sociale che gli aumenti hanno prodotto; a rivedere gli importi eccessivi, iniqui e insostenibili; a dire no alla Sorical e per l’acqua pubblica; a modificare le scadenze e le rateizzazioni.
Fin qui la piattaforma della manifestazione. Spanò ha altresì esposto in maniera articolata ed esaustiva le ragioni della protesta, nei seguenti scritti che pubblichiamo integralmente:
“La Tari (tassa comunale rifiuti) per il 2016 , viene aumentata rispetto al 2015 di un buon 30 per cento : è una vera e propria batosta che si aggiunge agli altri altissimi costi dei tributi e dei servizi comunali e statali ad ogni livello che gravano sui cittadini. Avevo già segnalato l’anno scorso le difficoltà della cittadinanza per l’enorme carico fiscale locale che costringe molti a fare i salti mortali, aumenta di conseguenza le disparità sociali e colpisce a morte il già povero tessuto commerciale e produttivo. E’ un problema sociale quello dei tributi troppo alti a cui la Giunta ed il sindaco non hanno saputo sinora dare risposte diverse e convincenti e in controtendenza rispetto alla precedente amministrazione: c’è tanta rabbia e delusione
Ricordo che tra gli impegni di programma c’era tra l’altro l’inversione di rotta nel modo di governare ancora poco efficiente per dare risposte vere ai problemi del paese.
L’amministrazione marcia ancora a vista avendo avuto sinora una poca capacità di organizzazione qualitativa dei servizi e di una forte carenza di programmazione; Alle carenze dell’esecutivo forse c’è da aggiungere la mancanza di volontà del sindaco di coinvolgimento di altre risorse umane presenti nella maggioranza e nella lista . Ma su questo punto aspettiamo il sindaco al rispetto degli impegni presi con tutti i consiglieri, ossia di una rotazione di incarichi e una nuova giunta a metà legislatura e non ho dubbi sull’avvio di questa nuova fase.
Il primo punto del programma era l’avvio della raccolta differenziata: mi pare che siamo in ritardo di due anni, e che non si è partiti col piede giusto, ne si è voluto scegliere la strada della condivisione e del dialogo, forse si poteva fare diversamente, prima di varare misure così forti e penalizzanti. Come sempre parlo con franchezza, perché credo che la politica sia capire i problemi sociali e trovare con umiltà le soluzioni adeguate, e nel caso della tassa rifiuti credo che la mia maggioranza abbia sbagliato e deve correggersi.
Ritengo un grave errore commesso in primis dal Sindaco e dalla inesperienza del suo esecutivo che non ha tenuto in benché minimo conto il carico fiscale già ai massimi livelli votato dalla precedente amministrazione in conseguenza della dichiarazione di dissesto finanziario : occorreva partire da li per capire le soluzioni da ricercare-
Né è convincente tentare di giustificare il notevole aumento della tari per il 2016 scaricando tutto sugli alti costi fissati alcuni anni fa dalla regione Calabria in merito al conferimento dei rifiuti, cosa vera solo in parte, ma che non è sufficiente a giustificare un tale salasso. Proprio per queste ragioni che erano note, nei due anni persi occorreva mettere in campo una diversa politica ambientale, guardando ai costi,all’efficienza del servizio e alla valorizzazione del Rifiuto in termini di posti di lavoro per i tanti disoccupati del paese.
Sappiamo di tanti altri comuni calabresi che hanno saputo mantenere o addirittura abbassato i costi del servizio, poiché partivano dalla considerazione che i rifiuti sono una risorsa economica e non un peso e alla luce di questo hanno messo in campo e programmato politiche ambientali idonee a far partire la raccolta differenziata con il massimo risparmio di costi, e con gli investimento a monte indirizzati in questa direzione.
Invece a Monasterace si sono persi due anni importanti senza una benché minima programmazione, da qui gli alti costi di oggi con una tassa rifiuti alta così antipopolare che non trova giustificazione alcuna in un momento di grave crisi e di redditi bassi insufficienti per molti che trovano serie difficoltà ad arrivare a fine mese, soprattutto pensionati sociali, famiglie numerose e disoccupati e/o con lavori precari, e per i piccoli commercianti che rischiano tutti il collasso entro pochi anni se perdura tale situazione di alte tasse locali che strozza l’economia del paese. Nel merito della Tari,
domando al sindaco perché non è stata programmata e ideata l’isola ecologica, che pur avevo proposto in più riunioni con fondate motivazioni alla luce dell’esperienza di tanti altri centri che avevano con successo e minor costi avviato la raccolta differenziata.: non fa politica ambientale seria un comune che non costruisce la propria “isola ecologica” prima di avviare la differenziata. E’ una condizione essenziale, è il primo passo per abbattere i costi di conferimento: ma non sono stato ascoltato. Dunque, il mancato, intervento a monte in termini di investimenti ambientali con un sapiente uso di politiche di bilancio poteva sicuramente tenere sotto controllo i costi del servizio di raccolta differenziata ed evitare a valle la forca dei costi stabiliti dalla regione. Bastava seguire l’esempio di tanti paesi virtuosi anche vicino a noi: perché non si è fatto?… lo domando e anche la gente pretende una risposta convincente.
Sappiamo che a Riace, gestiscono il servizio tre coop sociali locali che occupano oltre quindici disoccupati, perchè non è stata fatta propria quella esperienza anche a Monasterace ?. Se è vero che i rifiuti sono considerati in tutto il mondo una risorsa, a Monasterace purtroppo sono una manna per il privato, Infatti l’Importo complessivo del servizio per mesi 36 è di € 728.990,04 oltre IVA:
Un altro dato che pongo all’attenzione da correggere e il fatto che il servizio di raccolta differenziata porta a porta partirà solo oltre la metà anno 2016,mentre i cittadini pagheranno a partire dal 1 gennaio 2016 e questa non è fiscalità giusta! Inoltre per gli importi alti non è possibile il pagamento in sole due Rate:infatti ci sono utenze non domestiche(ristorazione) che pagano da 700 a mille, a duemila ,a tremila sino ad otto mila euro di Tari, pur lavorando un solo mese in estate come si fa a pagare? e poi in due sole rate!!!
Nell’Analisi dei costi troviamo : per utenza uso domestico, un alto costo di conferimento in area ecologica, mentre è altissimo il conferimento della frazione secca, per non parlare dell’utenza non domestica, ossia commercio e attività produttive, una batosta micidiale difficilmente sopportabile che rischia di portare al collasso il settore del commercio al minuto (Bar, pizzerie, negozi vari).
Tra le tante proposte che ho fatto ne ricordo alcune che se avviate potevano abbattere i costi dei tributi locali e lenire le criticità sociali : il baratto amministrativo che pur deliberato ancora non è partito; la proposta di gestione diretta dell’acqua che è pubblica di cui è ricco il nostro suolo con rescissione del rapporto con la Sorical come ha tatto Riace che a partire dal 1 luglio prossimo non farà pagare l’acqua ai suoi cittadini L’acqua a Monasterace arricchisce solo la sorical e colpisce il reddito delle famiglie per l’alto costo eppure il referendum ha decretato che l’acqua è un bene comune pubblico su cui non si possono fare profitti. Riace l’ha fatto perché non si può fare a Monasterace?
Ho proposto di rilanciare l’edilizia popolare partendo dall’assegnazione delle tante case libere sollecitando a fare nuovo bando per assegnare gli alloggi ai tanti cittadini che ne hanno bisogno e diritto e sollecito il sindaco a fare presto.
Sul lavoro si è fatto poco, ma come a Riace la raccolta differenziata poteva essere l’occasione giusta per abbassare i costi da una parte e per far lavorare i disoccupati locali: I rifiuti sono una risorsa economica e anche occupazionale e si spera in futuro un cambiamento in questa direzione.
Il Sindaco sinora non ha accolto proposte e suggerimenti, con umiltà accetti le critiche e i contributi senza demonizzare, ascolti di più la gente e abbia il coraggio di voltare pagina, pena il fallimento della compagine amministrativa. Da parte mia resto disponibile ad assumermi le responsabilità dirette e a dare slancio e vigore all’amministrazione comunale affrontando con competenza e maturità le criticità sociali del paese, compito elettivo a cui non possiamo sottrarci.
Il piano spiaggia è fermo e tanti investimenti sul turismo non trovano spazio;
Il PSA (Piano strutturale Associato) è a un punto morto e resta in vigore un piano regolatore approvato oltre 30 anni fa con tutti i problemi che ne conseguono.
Quanto sopra da una parte per informare i cittadini e chiamarli ad un maggiore impegno sociale e a fare la propria parte per far partire bene la raccolta differenziata, che dà la misura di civiltà di un paese e al contempo invitare il sindaco ad ascoltare di più le critiche costruttive e mettere in campo correttivi nell’azione amministrativa in direzione di non penalizzare ulteriormente la debole economia del paese, puntando alla valorizzazione delle risorse del territorio le sole che possono creare sviluppo, reddito sociale e occupazione
Il Consigliere di Maggioranza
Antonio Palmiro Spanò”.
L’acqua è una risorsa pubblica…e su di essa non si devono fare profitti…
Come abbassare il canone dell’acqua a Monasterace e uscire dalla “prigione” Sorical.
Dopo la batosta della (Tari), la tassa sui rifiuti che pesa come un macigno su cittadini, imprese e commercianti di Monasterace, in un paese in cui il 50 per cento della popolazione è disoccupata e un 20 per cento di pensionati vive alle soglie della povertà, cosa che crea sgomento, rabbia e preoccupazione in molti, sulla quale ho gia criticato la mia maggioranza per scelte poco lungimiranti, inopportune e senza programmazione alcuna che ha fatto perdere ben due anni dall’insediamento, è il caso di affrontare il tema dell’altissimo costo del servizio idrico, che ogni anno grava su tutta la comunità di Monasterace. Il costo dell’acqua in bolletta è tra i più cari d’Italia, in un paese come Monasterace ricchissimo di acqua ci troviamo a pagarla il doppio di tanti paesi anche della Sicilia, nota per i problemi gravi di approvvigionamento idrico.
Alcuni anni addietro i cittadini sono stati chiamati ad esprimersi ed il referendum ha sancito che l’acqua è un bene –risorsa pubblica sulla quale non si possono fare profitti.
In effetti l’acqua scorre dalle viscere della Madre Terra è appartiene a tutti, come l’aria che respiriamo, è risorsa quindi inalienabile è appartiene all’umanità intera.
Molte multinazionali e una parte della classe politica vorrebbero privatizzarla, ma il popolo italiano si è espresso in maniera decisa: sull’acqua non si possono fare profitti e lasciare la gestione a società miste e/o private significa andare contro la volontà popolare espressa chiaramente. Le amministrazioni comunali devono adeguarsi a questo principio e adoperarsi per far sì che questa importante risorsa sia a disposizione di tutti gratis o a costi accessibili a tutti. Oggi il canone acqua è esagerato a dir poco nel nostro paese è rappresenta un altro pesante fardello dell’imposizione fiscale locale.
Nel programma elettorale e nell’impegno preso con i cittadini dal palco abbiamo più volete sostenuto il fallimento della politica fiscale e gli alti tributi che i cittadini devono pagare come cosa ingiusta e criticavamo la precedente amministrazione per aver alzato al massimo le aliquote e dichiarato il dissesto finanziario. Abbiamo perso due anni e neanche sul costo dell’acqua siamo intervenuti, nonostante abbia più volte sollecitato ad affrontare sin dall’inizio anche questo problema così sentito dalla comunità locale.
Tra le tante risorse che il nostro territorio ha, l’acqua e un elemento preponderante e potrebbe essere seriamente valorizzata per abbassarne i costi elevatissimi del servizio di oltre 2 euro al mc complessivamente e alleggerirne così il carico fiscale sulle famiglie.
Per la raccolta differenziata avevo fatto proposte nel merito che miravano ad abbassare i costi sociali, sin dall’inizio come ho scritto di recente, di istituire un’isola ecologica prima di far partire la raccolta differenziata, e di organizzare una politica ambientale finalizzata a ridurre il peso fiscale: ma non sono stato ascoltato. A tal proposito, tra i tanti paesi virtuosi portavo l’esempio di Riace in controtendenza che ha saputo valorizzare la risorsa rifiuti e pure creare occupazione locale, cosa non da poco in un territorio come il nostro a forte disoccupazione e a reddito tra i più bassi d’Italia.
Sull’acqua ho posto due problemi sin dai primi mesi della legislatura: il primo la riparazione delle grosse perdite d’acqua cosa che in gran parte è stata fatta e sentita come prioritaria, A questa ho aggiunto la proposto di passare da una gestione privatistica del servizio idrico (Sorical) ad una gestione diretta da parte dell’ente comunale come peraltro hanno fatto per citarne solo due comuni, quello di Riace che dal 1 luglio non farà pagare il canore ed il comune di Napoli dove De Magistris alla luce del referendum ha gia da qualche anno messo in campo la gestione pubblica comunale di questa importante risorsa con tanti risparmi e posti di lavoro aggiuntivi per la città.
Un grande comune Napoli ed un piccolo comune Riace ,tra i tanti, hanno sancito nel rispetto della volontà popolare che l’acqua è pubblica e hanno determinato di conseguenza: perché non si può fare a Monasterace ?
L’idea proposta a Monasterace partiva da un assunto che con un minimo di investimento e attraverso una accurata politica di bilancio si sarebbe potuto ridurre almeno della metà il canone acqua, come per i rifiuti (risorsa). Anche questa proposta che in un primo momento sembrava avviarsi si è fermata. Si sono persi due anni ! Ora l’appello che faccio alla mia maggioranza è quello di riprendere questa proposta e tradurla in atti concreti per arrivare all’obbiettivo di ridurre progressivamente il carico fiscale locale ormai pesantissimo, che rischia di porterà al collasso l’economia locale del paese.
Avevo proposto , dopo aver coinvolto alcuni dirigenti del Consorzio di Bonifica e dopo una attenta analisi del problema o la soluzione di un concordato con il consorzio come ha fatto Siderno che ha abbattuto i costi del canone rispetto alla sorical, o avviare completamente la gestione diretta facendo alcuni pozzi nuovi sufficienti al fabbisogno del paese e disdire progressivamente una volta terminata l’opera, il contratto con la Sorical che pesa come costo sui cittadini per ben 436.150,37 mila euro dati 2015; è l’esempio di Riace, perché non farlo a Monasterace. Un investimento produttivo che avrebbe portato l’anno successivo ad un risparmio di almeno due centomila euro, sfido chiunque a dimostrare il contrario. Così facendo si sarebbe venuto incontro ad un’esigenza primaria dei cittadini, quella di abbassare il peso dell’imposizione fiscale locale. Idea anche questa che non è stata sino ad ora presa in considerazione e che (è il motivo della presente nota) vuole sollecitare la mia maggioranza a prendere in esame e avviarne finalmente l’iter fattivamente. In merito ho consultato esperti e mi hanno assicurato che la cosa è fattibile, cosa che è a conoscenza del sindaco, che spero si muova in questa direzione di merito.
D’altronde , per parte mia come consigliere comunale mi sento la coscienza a posto, per aver fatto tante proposte e quasi mai ascoltato anzi spesso emarginato nelle decisioni, rispetto ai due anni in parte persi sul fronte della fiscalità locale. Cose buone ne sono state fatte, la pulizia ed il verde pubblico sono migliorate ma ancora insufficienti; ci sono ancora forti limiti sul fronte dell’arredo urbano e dell’accoglienza turistica : un paese pulito, ricco di verde e di adeguato arredo nelle piazze e nelle via è un importante biglietto da visita per il turismo, unito ad un abbassamento dei costi dei servizi potrebbero essere le scelte vincenti per investimenti privati e per svegliare l’economia locale asfissiata e paralizzata da mille fattori.
Non era questo il programma elettorale, di questo occorre rispondere ai cittadini; certamente non era stata votata la politica autoritaria di un uomo solo al comando, c’era l’impegno davanti ai cittadini di coinvolgere le esperienze e le migliori energie nel rispetto delle scelte collegiali: ma così il sindaco non ha voluto, preferendo il giovanilismo della poca esperienza a cui è facile far dire sempre sì, e aborrendo come nemica anche la minima critica costruttiva. Il giusto rapporto tra giovani e meno giovani con lunga esperienza poteva fare la differenza e ridare al paese quel guizzo necessario ad uscire dalle secche di anni di mal governo, ma così purtroppo non è stato e non certo per responsabilità mia, ma forse ormai è troppo tardi…
Ho tentato dunque di dare il mio modesto contributo in termini di idee e proposte e quindi la mia non è ne vuole essere una critica distruttiva, ma andava e va nella direzione del rispetto del programma che abbiamo presentato ai cittadini. Forse non tutti quelli che ricoprono incarichi possono dire altrettanto, fare un serio bilancio autocritico a metà legislatura diventa forse necessario e doveroso. Per parte mia continuerò a fare proposte e presentare idee nella speranza che diventino realtà, io farò la mia parte come da impegno preso con i cittadini!
Il Consigliere Comunale di maggioranza
(Già Capogruppo dimissionario)
Antonio Palmiro Spano