di Redazione
CAULONIA – Nell’Auditorium “A. Frammartino” nel cuore di Caulonia, si è svolto lo scorso 29 maggio uno spettacolo di danza e musica per promuovere la pace tra i popoli. L’iniziativa, ideata dalla coreografa Roberta Franco, è stata realizzata insieme all’Oratorio di Roccella Jonica. Lo spettacolo ha visto come protagonista il linguaggio del corpo dei danzatori, accompagnato dalla musica e talvolta dalle sole parole, toccanti, emozionanti, profonde di una preghiera: il “Magnificat” un cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo secondo Luca con il quale Maria loda e ringrazia Dio perché si è benignamente degnato di liberare il suo popolo.
I numerosi spettatori, hanno potuto cogliere attimi di emozione, di riflessione e di divertimento, momenti regalati dalla bellissima voce di Manuela Cricelli, alla grazia della campionessa mondiale di danza classica Syria Ierinò, e ancora dalle bambine del corso di danza classica con il progetto dei ragazzi Teatro Danza, che hanno sposato la filosofia del pregare e studiare danzando con corpo e spirito. Mille colori hanno danzato tra la luce dell’alba e della notte. Lo spettacolo è stato arricchito poi di molti filoni narrativi intrecciati che hanno reso la celebrazione allegra e sorprendente.
L’esibizione artistica ha toccato cosi diversi temi. Com’eravamo? Per andare avanti come umanità, dovevamo basarci su com’era l’umanità dei secoli scorsi: le loro aspettative, i problemi. A volte i sogni sono complicati in un epoca e facili in un’altra. Cosa ci è pervenuto dalla letteratura romantica? La rappresentazione ha analizzato, l’essere umano dei secoli scorsi, prendendo ad esempio un capolavoro che tutti conosciamo, “Giulietta e Romeo”. Gli ideali romantici hanno risvegliato le coscienze dei giovani dello scorso secolo, cambiando socialmente le nuove coppie? E cosa dire dei Vangeli e della Bibbia, saturi di verità per chi vuole accoglierla e verificare di persona… L’umanità cambia in base alle verità con cui entra in risonanza.
Toccante il momento di preghiera. Con il “Magnificat” di Mina e con “La porta del Paradiso (Maria di Renato Zero) si ha uno scorcio di umanità sublimata: lo spettacolo ha dimostrato che la speranza è riposta in qualcosa di inaccettabile, come Cristo. Lui, è li pronto a sostenerti se tu apri la porta. La durezza del cuore è una porta blindata, dentro c’è il buio perché non ha finestre. Per difenderci ci chiudiamo in prigioni, solo aprendo possiamo fare entrare la luce e scrutare senza paura cosa c’è nella stanza. Toccando il tema del perdono l’esibizione teatrale si è interrogata sui alcuni principi cristiani. Con “ vivere una favola di Vasco Rossi i protagonisti dello spettacolo si sono interrogati su come siamo? Beh, non siamo cambiati molto nei secoli, siamo sempre: Avidi, un po’ buffi, arrampicatori sociali, successi e soldi con qualsiasi mezzo? Oppure onestamente, con abilità ed intelletto? E hanno dimostrato che si combatte per vivere sull’isola dei sogni…dei sogni o delle illusioni? Non è mancata la satira su come la Scienza sta prendendo il posto della spiritualità. Al termine della serata dopo i ringraziamenti all’Oratorio di Roccella J., alla Campionessa Mondiale di danza classica Sirya Ierinò, la scuola di danza di Roberta Franco, con le sue allieve Brisa e Valeria, hanno consegnato fiori e premi.