di Gianluca Albanese
LOCRI – Non è nostra abitudine fare le lavagne dei “buoni e cattivi”; men che meno ci piace rivestire il ruolo di chanteurs de geste, ma i numeri sono numeri, e il vigente ordinamento giuridico, che sancisce la trasparenza degli atti pubblici ci permette di compiere qualche valutazione e alcune comparazioni. Perché come si spendono i soldi dei cittadini è anche affar nostro.
{loadposition articolointerno, rounded}
E allora, cari lettori, vi dobbiamo rendere conto di due cose: una bella; l’altra un po’ meno.
Iniziamo da quella bella. Come dichiarato stamani in conferenza stampa convocata per tirare le somme dopo la fine di “Locri on ice” dall’assessore comunale agli Eventi Peppe Fontana, infatti, l’intera manifestazione, iniziata lo scorso 23 novembre, e conclusasi il giorno dell’Epifania, è costata poco più di 12.000 euro, di cui almeno due terzi già coperti da un contributo provinciale. Dentro questi soldi c’è tutto un calderone di eventi che – piacciano o meno – hanno fatto diventare piazza dei Martiri di Locri il principale punto di ritrovo e divertimento per un mese e mezzo.
Qualcuno potrà storcere il naso sulle scelte compiute – i gusti sono gusti – ma con una spesa così contenuta il rapporto tra risorse impiegate e ritorno (in termini di presenze in città e d’immagine) è stato altissimo. Quasi esemplare, in tempi di spending review che costringe i Comuni a risparmiare su tutto, anche sulle luminarie per strada. Anche perché tra i numerosi spettacoli realizzati ci sono anche i concerti di due storiche band di etno-pop della zona: i Quartaumentata che si sono esibiti la notte di Capodanno e i Taranproject che hanno cantato, suonato e fatto ballare la piazza la sera del 6 gennaio.
Già, i Taranproject. Lo stesso gruppo che si è esibito, come di consueto, la notte di Capodanno in piazza Bottari a Caulonia Marina. Altro successo di pubblico, vista la ben nota bravura di Papandrea, Cavallaro, Verdini, Albanese, Simonetta e dei fratelli Scarfò. Un po’ meno lodevole l’aspetto gestionale dell’evento: in questo caso, infatti, è tutto a carico del Comune, un Ente che di certo non naviga in buonissime acque, visti i tanti nodi da sciogliere – e parliamo solo di conti pubblici – e il non raro ricorso alle anticipazioni di tesoreria per pagare gli stipendi dei dipendenti.
Proprio così: l’intero concerto dei Taranproject a Caulonia Marina durante la notte di Capodanno è costato 12.600 euro. Più o meno quanto tutta “Locri on ice”. Per la precisione, 2.300 euro sono a carico del bilancio di previsione 2013; il resto, ovvero, 10.300 euro saranno oggetto di uno stanziamento ad hoc nel bilancio di previsione 2014. Una sorta di cambiale per l’anno appena iniziato. E ad un prezzo tutt’altro che concorrenziale.