di Redazione
LOCRI – Dopo una flessione durata quasi due anni, il mercato immobiliare rallenta la caduta e offre un primo timido segnale di risalita. Un dato doppiamente positivo se si parte dal presupposto che negli ultimi 12 mesi il numero delle compravendite ha cominciato a risalire, anche se non è stato assecondato o accompagnato da un incremento dei prezzi, che invece hanno proseguito in un trend costante ma pur sempre negativo. La situazione, in particolare di Locri, ricalca in modo quasi fedele l’andamento mostrato in particolare nella provincia di Reggio Calabria.
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Guardiamo più nel dettaglio la situazione, per vedere che a livello di abitudini si confermano primari, nelle scelte, i mutui a tasso variabile (quasi il 70% del totale secondo i dati di calcoloratamutuo.org) con la prevalenza delle richieste fatte per l’acquisto o la surroga dell’abitazione principale. Come tipologie di canali di accesso, sono molto richiesti tanto i mutui hello bank (vedi tutto su www.spaziomutui.com/news/hello-bank.htm) e gli altri online, quanto quelli tramite canali tradizionali, con una forte propensione per quelli legati a banche più piccole o popolari.
L’importo medio richiesto, sia per l’acquisto che la surroga è intorno ai 93 mila euro, mentre la durata media non arriva a 25 anni di rimborso. Complessivamente, dal punto di vista creditizio, il volume di finanziamenti destinati all’abitazione, è cresciuto di oltre il 35%, ma ciò non ha impedito alla Calabria di ritrovarsi relegata in una posizione di fondo, occupando il diciassettesimo posto rispetto a tutte le regioni italiane. Poca fiducia nei deboli segnali di ripresa economica, e gli effetti non troppo positivi delle riforme sul lavoro nel mezzogiorno, sono tra le principali cause per cui non si può ancora parlare di una inversione di trend consolidata, per il comparto immobiliare.