RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA DAL CONSIGLIERE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO, DEMETRIO NACCARI CARLIZZI
L’obbligo della sospensione dei contratti del personale non sanitario delle Asp calabresi non è una questione sollevata a caso per fare sterile polemica, piuttosto una delle regole fissate dal presidente commissario Scopelliti nel Programma Operativo 2013 – 2015 redatto dalla Regione Calabria e presentato a giugno scorso in prosieguo del Piano di Rientro. Per essere più precisi a pag 122 del programma 10 con riferimento alla gestione del personale, il testo normativo prevede esattamente la “ sospensione del conferimento/rinnovo incarichi ex art. 15-septies del D.Lgs. 502/1992 e s.m.i. fino a realizzazione della riduzione dei posti letto ai sensi dell’art. 15, comma 13, lett. c), D.L. 95/2012.
Dunque quanto da noi richiesto nelle interrogazioni nel merito al Presidente della Giunta Regionale discende da questa norma che non può essere disattesa i quanto è stata decisa proprio da Scopelliti. A nulla varrebbe sostenere che il nostro beneamato presidente non legge quello che firma e non firma quello che dovrebbe leggere. Le nostre argomentazioni poi sono sempre state in riferimento ai contratti del personale non sanitario, giammai indirizzate a medici o infermieri, di cui circa 50 unità hanno già ottenuto la proroga contrattuale. Inoltre i motivi per i quali i precari amministrativi in questione ( che in tutto sono un paio di unità) non possono avere la proroga dei contratti sono diversi e tutti dipendenti dalla volontà e dall’inattivita’ del commissario e dei suoi manager. Infatti l’Azienda Sanitaria non possiede una pianta organica né tantomeno un atto aziendale valido poiché sono stati bocciati dalla Regione stessa. Inoltre ci troviamo in completa assenza di una programmazione della stabilizzazione e dunque di fronte ad una errata impostazione della soluzione del problema. Noi non siamo contro la regolarizzazione dei precari, tanto è vero che, durante la precedente legislatura, abbiamo fatto una legge ad hoc per cercare di sanare la situazione poi impugnata dal governo. Successivamente la Regione ha approvato altre due leggi fotocopia nessuna delle quali andata a buon fine. Quasi a volere solo dare l’impressione di interessar si del problema. Per tornare al momento attuale, chi dice di voler bene ai precari amministrativi prorogando illegittimamente i loro contratti, di fatto vuole solamente tenerli al guinzaglio, additando chi chiede il rispetto delle regole come nemico. Così non è, se si considera che tenere questi professionisti sotto scacco significa mantenere una situazione negativa sia per l’amministrazione che per i singoli professionisti. Noi ci auguriamo per l’immediato futuro una corretta gestione della problematica, ma se il Commissario ad Acta dovesse continuare a non volere risolvere il problema nel prossimo mese di settembre gli proporremo una soluzione corretta per tutti i precari della sanita’.