L’attacco del primo ministro del BelPaese alla celebrata influencer è stato il culmine di un ragionamento fatto per difendere la filiera italiana e le eccellenze del made in Italy, per le quali la Meloni aveva poco prima lodato “i nostri lavoratori e i nostri imprenditori”; non si è fatta attendere la replica del di lei marito che ha sottolineato come “Dovreste occuparvi di temi cruciali quali disoccupazione, manovra e pressione fiscale, piuttosto dovremmo essere noi a diffidare di voi politici, visto il pregresso a cui ci avete abituato”.
di Antonio Baldari
Se in un’altra parte del Nostro Giornale abbiamo messo in evidenza come il panettone sia il dolce natalizio più ricercato online dagli italiani, venendo influenzati anche dagli “influencer”, manco a dirlo!, dall’altro dobbiamo registrare l’attacco contro l’italiana “virtuale” per eccellenza, qual è Chiara Ferragni, nientepocodimenoché dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; infatti, durante la giornata conclusiva di Atreju la premier ha attaccato l’influencer “E chi fa beneficenza unicamente per profitto” – così la Meloni con il chiarissimo riferimento all’affair Ferragni-Balocco e al Pandoro Pink Christmas, finito nel mirino dell’Antitrust.
L’attacco del primo ministro del BelPaese a Chiara Ferragni è stato il culmine di un ragionamento fatto per difendere la filiera italiana e le eccellenze del made in Italy, per le quali la Meloni aveva poco prima lodato “i nostri lavoratori e i nostri imprenditori”, e, in riferimento a questi ultimi, Meloni aveva sottolineato come “Oggi essi sanno di poter contare su un governo che è schierato al loro fianco, a partire dagli imprenditori del made in Italy che abbiamo difeso con moltissimi provvedimenti”, da cui poi è sonoramente partita la bordata verso la Ferragni asserendo che “Gli influencer non sono quelli che fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza – ha evidenziato Giorgia Meloni – ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari, il vero modello è di chi quell’eccellenza italiana la ingegna e la produce, che ha successo perché noi siamo più bravi, lo sappiamo fare meglio, e ai giovani dobbiamo insegnare che creare quei prodotti è più straordinario crearli che imparare a mostrarli”.
Qualche minuto per assimilare la botta per poi rintuzzare l’attacco meloniano con quella che è stata la replica, ovviamente social, di Fedez nell’espressa qualità di marito della Ferragni; al riguardo il rapper ha postato una story su una nota piattaforma social per criticare la scelta della premier di invitare gli italiani a diffidare dalle persone che lavorano sul web invece di concentrarsi su temi cruciali come disoccupazione, manovra e pressione fiscale: “Mi fa sorridere che la premier dica ‘diffidate dalle persone che lavorano sul web’, questa è la priorità del nostro presidente del Consiglio, anzi, a Lei dico che dovremmo essere invece noi a diffidare di voi politici visto il pregresso a cui ci avete abituato” – ha affermato Fedez, passando in rassegna tutte le attività benefiche dei “Ferragnez”.
Che, panettone o non panettone, hanno ancora una volta avuto la meglio con una pubblicità del tutto gratuita stavolta arrivata direttamente da lì, dai…“piani alti” della politica italiana, vera e propria strenna natalizia.