di Antonio Baldari
STILO (RC) – Nella Locride delle deleterie divisioni, delle profonde lotte intestine e degli sterili campanili si consolida sempre più nitidamente il nuovo, ferreo, patto altrimenti ribattezzato “patto della bellezza”.
Che è stato coscientemente ma al contempo inconsapevolmente stretto fra le cittadine di Gerace e Stilo, sì, proprio così, senza alcun dietro le quinte o di programmato ma soltanto il rispetto reciproco fra due delle “perle” del comprensorio locrideo, grazie soprattutto alla signorilità del sindaco geracese, Pino Varacalli, che nell’ultima assemblea tenutasi lo scorso 20 febbraio a Stilo, fra i dieci borghi calabresi facenti parte del prestigioso club italiano, presieduto da Fiorello Primi, chiese apertamente al numero uno di Castiglion del Lago: “Caro presidente, credo che possiamo chiudere oggi la pratica sull’esclusione di Stilo dai borghi, aperta quattro anni orsono, a me converrebbe pure da un punto di vista egoistico ma chiedo: cosa sarebbero i borghi senza Stilo?” – affermò in quella circostanza Varacalli.
Che, oltre all’elevata stima del collega sindaco stilese, Giancarlo Miriello, si meritò l’applauso e la condivisione pieni degli altri sindaci presenti al meeting, apprezzanti oltremodo il gesto di grande nobiltà istituzionale del primo cittadino geracese, ancorché certi, a Stilo, della riconferma nel sodalizio dei borghi italiani a motivo dei grandi sacrifici compiuti dal 2011 ad oggi, ma quella di Varacalli è stata senz’alcun dubbio una vera e propria “lezione” a cielo aperto su come si potrebbe, e si dovrebbe aggiungiamo noi, gestire le risorse di un potenziale immenso in questo lembo di territorio calabrese dotato di inenarrabili talenti naturali ma che, quasi sempre, vengono offuscati dal grottesco spirito individualista di taluni rappresentanti civici, aspro e peraltro sonoramente bacchettato anche dal vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, nettamente convinto della bontà di operare insieme e per questo benedicente, tanto per dire, le unioni dei Comuni in atto in talune aree geografiche locridee. Ma tant’è!
Gerace e Stilo si appalesano quindi sempre più proiettate insieme, nell’olimpo della bellezza, che fra le altre cose, fino ad un paio di settimane fa, hanno esternato come si conviene nell’attesissima manifestazione internazionale di Milano “Expo 2015”, unitamente ad altri quattro borghi di Calabria (quali Aieta, Civita, Fiumefreddo Bruzio e Santa Severina, ndr) che non è stata affatto una semplice passerella ma un’ulteriore opportunità per trasmettere il messaggio, qualora ce ne fosse stato ancora il bisogno, che questa benedetta terra non è solo ‘ndrangheta e malaffare ma qualcosa in più. Molto di più. Con Varacalli e Miriello più amici, più lungimiranti e, in particolare, più uniti che mai nel promuoversi a vicenda.