di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Skuola.net)
Secondo il portale Skuola.net alcune delle novità più significative per studenti e famiglie nell’anno scolastico 2024 -2025 sono: fino alle medie la tanto attesa o temuta stretta sugli smartphone e ritorno del diario cartaceo, “nuova” educazione civica includente l’educazione finanziaria, alle elementari ritorno dei giudizi sintetici, maggiori sanzioni per studenti e genitori violenti e nuovi indirizzi di studio alle superiori.
Cellulari vietati in classe. Come stabilito da una circolare estiva del Ministro Valditara, nelle classi elementari e medie agli studenti sarà vietato utilizzare gli smartphone anche per scopi didattici. Gli istituti dovranno recepire questa disposizione che contempla il ritiro dei cellulari all’ingresso e il tassativo divieto di tenerli nello zaino ,come anche dovranno definire eventuali sanzioni per le scuole medie. Comunque la tecnologia non resterà confinata a casa perché per la didattica sarà possibile, solo su richiesta del docente e sotto la sua supervisione, impiegare pc e tablet. L’unica eccezione riguarda gli studenti con disabilità o con bisogni educativi specifici nel cui piano didattico personalizzato è previsto il supporto del cellulare e quindi essi potranno continuare a tenerlo acceso durante le lezioni.
Torna il diario cartaceo insieme con quello digitale. Tra le raccomandazioni del ministero c’è quella di tornare a far appuntare agli studenti compiti e comunicazioni su diari o altri supporti cartacei, ma solo fino alle scuole medie. Le due modalità del registro, analogica e digitale, dovranno convivere con obiettivo di rendere autonomi bambini e ragazzi la cui consultazione del registro elettronico avviene solitamente con la mediazione dei genitori.
Debuttano i diplomi tecnico-professionali in 4 anni. Da questo settembre, nelle scuole,170 istituti, che hanno aderito alla sperimentazione lanciata dal MIM a inizio 2024 prenderà il via ufficiale la riforma della filiera tecnico-professionale 4+2 anni. Al fianco dei tradizionali percorsi quinquennali, ce ne saranno alcuni che avranno un maggior collegamento con le imprese del territorio e che permetteranno di prendere il diploma in quattro anni, con una differente articolazione della didattica e un potenziamento sia delle materie STEM (tecnico-scientifiche) come delle lingue straniere. Lo sbocco naturale sarà una formazione supplementare presso gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS), con i loro percorsi professionalizzanti biennali non essendo esclusa la possibilità di iscriversi all’università.
Educazione civica che punta sull’economia. Le linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, operative nei prossimi mesi, riguarderanno l’ora settimanale dedicata al suo insegnamento in ogni ciclo scolastico. Contempleranno la promozione della cultura d’impresa e dell’iniziativa privata vertendo sull’educazione finanziaria e sul digitale. Gli aggiornamenti più importanti verteranno sulla centralità della persona umana, dei valori costituzionali, della salvaguardia dell’identità nazionale, dell’educazione alla legalità e dell’integrazione.
Gli alunni stranieri usufruiranno di lezioni extra di lingua italiana. A proposito di integrazione, per l’anno scolastico 2024/25, nelle prime settimane di scuola verranno organizzate delle attività al di fuori dell’orario scolastico dedicate al recupero di eventuali lacune. Dal prossimo anno si procederà , invece, al potenziamento dell’insegnamento della lingua italiana per chi è in forte difficoltà o nelle classi in cui il numero di stranieri supera il 20% del totale e ad hoc ci sarà un docente specificatamente formato.
Stretta sui diplomifici. La stretta per contrastare i cosiddetti “diplomifici”,cioè quegli istituti privati che consentono di recuperare tanti anni in uno o di ottenere il diploma di Maturità molto facilmente, si articolerà su sue fronti: sia gli iscritti a questa tipologia di scuole potranno recuperare al massimo due anni assieme, sia i medesimi istituti potranno formare, previa approvazione di una richiesta da fare prima dell’avvio dell’anno scolastico,solo una classe terminale collaterale per ogni percorso già attivo. Questo per evitare il cosiddetto turismo didattico, che vede molti studenti a spostarsi verso le scuole paritarie solo per l’ultimo anno. Inoltre, anche queste scuole dovranno dotarsi di registro elettronico e protocollo informatico per evitare truffe sulla frequenza in aula, talvolta fittizia.
Voto in condotta: ritorno alle medie e regole meno stringenti per bocciare con il 5. La riforma sul voto di condotta è ancora in attesa dell’approvazione finale in Parlamento e in attesa resta in vigore la normativa attuale secondo cui il voto è presente solo nella pagella delle superiori, fa media con gli altri voti e, in caso di insufficienza, si viene bocciati. Il cosiddetto Ddl Valditara prevede di rendere più semplice l’assegnazione del 5 in “comportamento” e stabilisce la sua reintroduzione anche alle scuole medie. Alle superiori la sufficienza, invece, obbliga a un debito formativo da recuperare a settembre presentando una relazione sui temi di Cittadinanza e ugualmente avviene prima di essere ammessi agli esami di fino ciclo dove la relazione viene discussa in sede d’esame. Sempre alle superiori, dal terzo anno in poi con meno di 9 in condotta,si rischia un taglio dei crediti scolastici e del voto di Maturità, cioè un punto perso per ogni anno in cui non si eccelle in condotta.
Sospensioni a scuola e nei casi gravi lavori socialmente utili. Anche le norme contro la violenza a scuola non saranno subito operative essendo contenute nello stesso disegno di legge sulla condotta. Sia alle medie che alle superiori in caso di sospensione è contemplato che: se la punizione resta entro i due giorni, lo studente verrà coinvolto a scuola nelle “attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare”; se la sospensione è superiore ai due giorni, ci sarà la partecipazione ad “attività di cittadinanza solidale, presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche, una sorta di “servizio sociale”.
Pene più severe per chi aggredisce i docenti. Già in vigore, invece, sono i risvolti penali derivanti dall’aggressione contro i docenti e contro il personale scolastico in genere essendo stata introdotta questa aggravante specifica del generico reato di violenza o oltraggio a pubblico ufficiale. La violenza verso i docenti potrà essere punita con la reclusione da 7 anni e mezzo a 12 anni (invece dei precedenti 5); l’oltraggio con la reclusione da 4 anni e mezzo a 6 anni (invece dei precedenti 3 anni). Previste multe fino a 10.000 euro sotto forma di risarcimento all’istituto scolastico come danno reputazionale e quest’ultima misura fa parte del Ddl Valditara e quindi soggetta ancora ad approvazione.
Scuola primaria con il ritorno dei giudizi sintetici. Nel Ddl Valditara c’è pure la reintroduzione dei giudizi sintetici alla scuola primaria, quali ottimo, buono, sufficiente, insufficiente, che affiancheranno la descrizione del percorso fatto dal singolo alunno, mentre alle medie e alle superiori resterà in vigore il giudizio numerico.
Rinnovata l’assicurazione per gli infortuni per studenti e docenti. Grazie alla sinergia tra il Ministero dell’Istruzione e quello del Lavoro, l’assicurazione INAIL obbligatoria per studenti e personale scolastico offrirà garanzie più estese in caso di infortunio con le trovate risorse aggiuntive necessarie per confermare la misura , introdotta nel 2023/24, in modo da assicurare gli studenti contro tutti gli infortuni e le malattie professionali connessi all’attività scolastica. In condizioni standard le tutele riguardano solo le attività di laboratorio, costringendo le scuole a far sottoscrivere alle famiglie polizze integrative a pagamento. I docenti e il resto del personale saranno coperti anche nel tragitto casa-scuola, per gli studenti la copertura cosiddetta “in itinere” sarà garantita solo durante i PCTO( Alternanza Scuola Lavoro), per gli spostamenti tra il proprio istituto e il luogo dove si svolge l’attività.
Rapporto scuola-famiglia con la piattaforma ComUnica. Per agevolare le comunicazioni tra scuole e famiglie e per snellire le procedure amministrative che coinvolgono i genitori , quali autorizzazioni, assenze, adesioni per viaggi di istruzione, visite e partecipazione ad eventi, liberatorie, pagamenti, contributi, ecc.,la piattaforma Unica, utilizzata per le iscrizioni scolastiche o per gli esami di Maturità, si arricchirà di un nuovo tassello: ComUnica, che consentirà di digitalizzare la produzione e l’invio dei documenti prodotti da entrambe le parti. A sperimentare il sistema saranno alcune prime classi di elementari, medie e superiori.