di Gianluca Albanese
LOCRI – Potrebbe esserci dell’altro dietro la preannunciata sospensione momentanea delle attività dell’associazione onlus “Nuova Evangelizzazione” diretta da don Giuseppe Giovinazzo, annunciata mediante un comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio dalla diocesi di Locri-Gerace.
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Sulle pagine regionali de “Il Quotidiano del Sud”, infatti, l’ottimo Pasquale Violi sta dando notizia, da due giorni, dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Locri «Per verificare – si legge nell’articolo pubblicato oggi a firma di Violi – comportamenti anomali avvenuti all’interno della casa di accoglienza che ha sede nella Locride. Le attenzioni della Procura – prosegue l’articolo de “Il Quotidiano del Sud” – si sono concentrate sulla struttura religiosa dopo che le forze dell’ordine, tanto i Carabinieri quanto la Polizia, hanno raccolto una serie di denunce e segnalazioni da frequentatori ed ex frequentatori dell’associazione».
Fin qui la notizia data da “Il Quotidiano del Sud”, uscita per la prima volta nell’edizione di domenica mattina, qualche ora prima, dunque, del comunicato della diocesi in cui si afferma che c’è l’esigenza di riorganizzare il servizio relativo all’accoglienza dei migranti in situazioni d’emergenza. «Un servizio instancabile – si legge nella nota della Diocesi – 24 ore su 24, che ha richiesto tanta forza e coraggio; e le risorse economiche, sempre esigue, erogate dagli enti pubblici, venivano accreditate molto spesso con notevole ritardo».
Va detto, comunque, che don Giovinazzo, che riveste, all’interno della Diocesi il ruolo di responsabile della pastorale di Migrantes, aveva già comunicato qualche giorno prima la necessità di sospendere le attività della sua associazione, ma sta di fatto che la nota diffusa ieri, pur non accennando minimamente alla notizia diffusa da Violi dell’apertura del fascicolo in Procura (e quindi neanche smentendola o nemmeno chiedendone rettifiche) è uscita poche ore dopo la pubblicazione dell’articolo del nostro collega.
Uno dei tanti lati oscuri che le indagini della Procura di Locri potranno, e dovranno, chiarire.