R. & P.
Il 13 aprile u.s., la Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, con propria ordinanza, ha reso obbligatorio l’uso della mascherina per chiunque deve spostarsi all’interno del territorio regionale per comprovate esigenze.
Detta prescrizione comportamentale, unitamente a quanto previsto negli allegati 4 e 5 al DPCM 10 aprile 2020, deve essere messa in atto con particolare riferimento alla presenza fisica presso le attività commerciali consentite e aperte al pubblico, gli uffici pubblici e privati, gli isolamenti e le quarantene domiciliari posti in essere dai Dipartimenti di Prevenzione, con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e dei Sindaci.
Ad ogni cittadino, insomma, è demandato l’obbligo di uscire di casa con la prescritta mascherina.
Su come il cittadino debba procurarsi il “prezioso involucro” (visti i prezzi!), l’ordinanza regionale si affida alla classica soluzione “faidate”, evidenziando, ove ce ne fosse bisogno, il pressapochismo nella gestione della salute pubblica in un momento tanto fondamentale nella dura battaglia contro il contagio da Covid-19 (ma su questo avremo modo di ritornarci!).
Il senso di abbandono del cittadino emerge prepotente ed è di tutta evidenza allorquando l’ordinanza assume l’obbligo, in alternativa alla mascherina, di indossare qualsiasi indumento che copra naso e bocca, non considerando però che l’effetto protettivo risulta vanificato o sminuito e senza dimenticare che, a breve, saremo in piena estate e l’uso della sciarpa appare oltremodo inopportuna.
Se tanto ci dà tanto, non possiamo esimerci dal ritenere che la nostra Presidente non abbia avuto sentore dell’enorme sciacallaggio commerciale posto in essere nella vendita delle mascherine: dispositivi venduti a prezzi esorbitanti in un contesto economico ed un tessuto sociale al limite del sostentamento.
In questa situazione sono le Istituzioni stesse che, al pari di quanto accade nelle altre regioni d’Italia, dovrebbero provvedere ad una distribuzione capillare e gratuita a tutti i cittadini delle prescritte mascherine, evitando di aggravarli ulteriormente di questo onere, garantendo, pertanto, giustizia sociale nei confronti di coloro che, in piena povertà, non possono nemmeno permettersi di acquistarle.
Il contesto storico ed epidemiologico che stiamo vivendo in queste ultime settimane impone la collaborazione fattiva e costruttiva delle Istituzioni tutte e dei cittadini per superare insieme, e nel migliore dei modi, detta emergenza sanitaria ma se è chiaro che i cittadini stanno facendo, con costi e sacrifici enormi la loro parte, altrettanto non si può dire di chi ci deve rappresentare e amministrare.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno invita i Commissari Straordinari del Comune di Siderno a volersi attivare, con soluzioni immediate e tempestive per garantire quantomeno una distribuzione gratuita di mascherine alle fasce più deboli della popolazione sidernese (ad esempio a quelle stesse persone che hanno fatto richiesta ed ottenuto i buoni spesa), facendosi al contempo portavoce di quanto sopra presso le sedi regionali competenti, affinché si provveda a rifornire tutti di questi imprescindibili strumenti di protezione.
Il Circolo del Partito Democratico di Siderno