ROCCELLA JONICA – Dal 23 ottobre al 25 ottobre scorso in tutta la Direzione Marittima della Calabria e Basilicata si è svolta un’operazione complessa, denominata “October Fish” finalizzata al controllo dell’intera filiera di pesca. Nell’ ambito del circondario marittimo di Roccella Jonica ed in collaborazione con gli uffici dipendenti di Siderno, Monasterace e Bovalino l’operazione, coordinata dal Tenente di Vascello, Antonino Indelicato, ha visto impegnato il personale della Guardia Costiera, con l’ausilio di mezzi terrestri e navali, in numerosi controlli sull’intera filiera della pesca, con la preziosa collaborazione del Servizio Veterinario dell’Asp di Reggio Calabria – Servizio veterinario Area “B” di Locri diretto dal Direttore Francesco Nirta, che ha supportato nelle attività ispettive, in particolare valutando la salubrità dei prodotti ittici a tutela della sicurezza dei consumatori; sono state verificate le condizioni igienico sanitarie delle pescherie, dei mercati ittici e dei locali di ristorazione. Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne le dimensioni e le specie d’appartenenza. L’attività di polizia si è concretizzata in tre verbali amministrativi, per un importo complessivo di mille e cinquecento euro circa, per violazioni in materia di pesca sportiva e sicurezza della navigazione;tre informative di reato a carico di ambulanti che detenevano prodotti ittici in cattivo stato di conservazione come certificato dal medico veterinario intervenuto sui luoghi; due informative di reato a carico di due titolari di esercizi commerciali deferiti alla Procura della Repubblica di Locri per vendita di prodotti ittici del tipo “Brosme” spacciati per il pregiato “Baccala” in concorso con la ditta che ha curato il confezionamento e la distribuzione di tale prodotto. Tale attività di indagine, ancora in corso di esecuzione, ha visto il coinvolgimento di più Capitanerie di porto; cinque sequestri penali per un totale di oltre 45 chili di prodotti ittici posti sotto sequestro (cattivo stato di conservazione, frode in commercio); un attrezzo da pesca sequestrato, rete da “posta” per il suo utilizzo illecito in violazione alle norme di sicurezza della navigazione ed in materia di pesca sportiva. <<L’obiettivo di garantire la tutela del cittadino – spiega il Tenente di Vascello Antonino Indelicato – quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente, è stato abbondantemente raggiunto. L’attività di controllo alla filiera della pesca – continua – da parte di tutto il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo, con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in special modo verso coloro che vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, fattori che possono provocare gravi ripercussioni per il consumatore finale, invitando la collettività a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando – conclude – quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazione>>.
SIMONA ANSANI