di Emanuela Alvaro
SIDERNO – «Sono libero da tutti i punti di vista e voglio dare un contributo per risolvere le questioni che affliggono la Regione Calabria. Il mio curriculum è garanzia di un percorso etico e il mio compito è quello di rimettere la Regione in piedi. Mi sono battuto per le primarie, nonostante il tentativo di farle saltare per far saltare la mia candidatura». Mario Oliverio, nella sede del Partito democratico cittadino, accompagnato dal segretario, Maria Teresa Fragomeni, senza troppi giri di parole si è soffermato sul concetto di trasparenza da garantire attraverso le primarie.
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Un’occasione poter scegliere il candidato con un metodo democratico. Mario Oliverio si è focalizzato sull’importanza dell’etica, fondamentale per chi andrà a governare la Regione Calabria, per rimarcare negativamente quanto, nel momento in cui lui era in visita al Presidio ospedaliero di Locri, stesse avvenendo in Comune.
Il primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese, in conferenza stampa, alla presenza dei suoi e del segretario del Pd cittadino, Giuseppe Fortugno, ha confermato il suo appoggio a Gianluca Callipo, presente all’incontro, riconoscendo in lui, candidato alle primarie del Pd, un valido rappresentate politico con cui confrontarsi. «Considero inaccettabile ciò che si è verificato oggi a Locri! Callipo – ha affermato Oliverio – sa di perdere e per questo si affida alla destra che, dal canto suo, punta sul candidato di centro sinistra più debole».
Il presidente della provincia di Cosenza ha parlato dei problemi che hanno portato la Calabria ad avere, e il dato non neanche del tutto veritiero, 54 giovani disoccupati su 100. La Regione è all’ultimo posto per reddito pro capite, con uno scarto di gran lunga inferiore rispetto alla media nazionale.
«Noi vinceremo le primarie e le elezioni, ma rimettere in piedi la Calabria significa puntare su un largo concorso di energie, avendo consapevolezza di ciò che sono le realtà dei territori. Dobbiamo affrontare problemi gravi che non si risolvono se non si ha consapevolezza della situazione. Punteremo su un’alleanza più larga possibile, con movimenti presenti e propositivi sul territorio, per avere le mani libere, senza inciuci, espressione quest’ultimi di equilibri precedenti».
Ripercorrendo la mattinata al Presidio ospedaliero di Locri, Mario Oliverio ha discusso su sanità, infrastrutture, sistema dei rifiuti, tutte questioni da risolvere per garantire i servizi essenziali e, per il futuro, puntare su peculiarità e risorse locali per avviarsi su un percorso che possa portare a soluzioni valide. Ha confermato la sua discesa in campo per dare il proprio contributo, confrontandosi con il Governo centrale, lavorare per rompere l’isolamento in cui la Locride è piombata, immettendola nei circuiti internazionali.
«La Locride è una risorsa per la Calabria e la Regione deve essere e porsi come una risorsa per l’Italia e l’Europa. Per fare questo dobbiamo anche riscattarci da un grosso handicap, l’immagine negativa che il resto di Italia e non solo ha di noi. Dobbiamo avviare un percorso virtuoso e io ho il compito di dare le gambe alla Regione per affrontarlo. Non ho bisogno di tutori ne di apprendistato, io punterò su una nuova classe dirigente e su nuove leve. Metto in campo la mia esperienza per dimostrare che si può fare, nonostante gli ostacoli da affrontare, l’importante è lavorare con trasparenza. Non sono addomesticabile, sono pronto ad ascoltare e agire, ma ripeto non avvalendomi di inciuci. L’inciucio, come quello di stamattina, è un danno e da qui emerge chiaro un sottotraccia molto più profondo, dove Vibo e Locri sono solo la punta di un iceberg. Sono convinto – ha concluso – che la Calabria o cresce insieme o insieme muore. La Locride in questo quadro generale è un asse di sviluppo molto importante».