di Gianluca Albanese
ROCCELLA IONICA – Un aperitivo tra cinema e teatro. E’ quanto ha avuto luogo ieri in prima serata all’Ombligo de la luna, laddove, grazie alla proficua partnership col Fondaco del Fico, Stefano Alleva ha presentato la proiezione dell’allestimento teatrale presentato al Festival dei due mondi di Spoleto 2013 e ispirato a fatti di cronaca riferibili a dieci Comandamenti. Ne è seguito un partecipato dibattito col regista.
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Oggi, Lente Locale offre alla vostra lettura la presentazione integrale di “Decalogo”.
“Decalogo” è un progetto di allestimento teatrale che ha la sua fonte d’ispirazione nell’opera cinematografica del regista polacco Krzysztof Kieslowski e si basa su drammaturgie completamente originali.
I dieci Comandamenti hanno la forza di essere leggi capaci di costituire le linee guida valoriali di ciascun essere umano nella propria interiorità e individualità, ma anche di modellare i rapporti sociali e le relazioni tra un individuo e l’altro.
L’esigenza di avvalersi del mezzo teatrale, nella sua potente immediatezza e verità, per accostarsi al flusso dei turbamenti, delle inquietudini, della disperata ricerca e riscoperta dei valori a fondamento dell’esistenza, dell’angoscioso anelito metafisico, spesso inconfessato, inconsapevole o addirittura dissimulato, dell’Uomo contemporaneo ha costituito il presupposto che ha ispirato l’idea progettuale e che anche ne rappresenta la motivazione profonda.
“Decalogo – Parte I”, Comandamenti da I a V, ha debuttato in prima assoluta nel programma ufficiale del Festival Dei Due Mondi di Spoleto Edizione 56 – 2013.
Si tratta di cinque spettacoli teatrali compiuti, frutto dell’elaborazione drammaturgica di altrettanti soggetti originali ispirati da fatti di cronaca, da storie di umanità e di vita quotidiana con alto valore simbolico e drammatico.
Nell’impostazione drammaturgica si è voluto evitare di prendere una posizione confessionale o moralistica, al contrario l’intenzione è di porgere e proporre riflessioni su temi elevati e significativi che comportino coinvolgimento e identificazione negli spettatori, lasciando assoluta libertà di posizione e d’interpretazione.
La scrittura delle piéces è di due giovani Autori: Mara Perbellini e Andrea Valagussa con la collaborazione del regista Stefano Francesco Alleva.
La regia e l’elaborazione drammaturgica del progetto sono di Stefano Francesco Alleva.
L’allestimento e la programmazione di “Decalogo – Parte I”, nell’ambito del festival di Spoleto, sono avvenuti nella straordinaria location della basilica di San Salvatore, patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
La struttura “chiusa” e compiuta di ciascuna pièces consente agli spettatori una fruizione del progetto in forma parziale o integrale, secondo le varie possibilità e circostanze.
Il progetto si presta ad essere rappresentato sia negli spazi teatrali tradizionali che in contesti alternativi.
DECALOGO – PARTE I
Comandamenti dal I al V
Idea progettuale Stefano Alleva
Drammaturgia e testi Mara Perbellini, Andrea Valagussa e Stefano Alleva
Supervisione
al progetto drammaturgico Padre Antonio Maria Tofanelli (ofmcap)
Regia Stefano Alleva
Cast Ewa Spadlo, Barbara Piva, Ancilla Oggioni, Diletta Acquaviva, Giulia Urso,
Fabio Massimo Amoroso, Pierpaolo Lovino, Paolo Gatti, Fabio Pinchi
PerformerMicol Maidani
Progetto musicale e
musiche originali Maestro Angelo Bruzzese
Musicisti Gabriele Francioli (clarinetto e saxofono), Beatrice Baiocco (fagotto), Anna Chiappalupi (violino), Diana Bonatesta (viola),
Marco Agnetti (contrabbasso),
Giada Frasconi (voce)
Progetto scenico e
Scenografia Stefania Sbarbati
Costumi Piera Donati
Progetto luci Stefano Alleva
Progetto suonoAlberto Iacarellla –
Strani Rumori Studio
Designer effetti visivi Michele Ragni
Fotografie di scenaAnna Laviosa
Aiuto regia Paola Carenti
DECALOGO – PARTE I
COMANDAMENTI DA I A V
BREVI NOTE
Fin da subito, da quando ho cominciato a formarmi nel cuore e nella mente l’idea di affrontare questa materia così coinvolgente, complessa e fondamentale e di tradurla teatralmente, ho deciso, concordemente con i drammaturghi, di percorrere la strada dell’essenzialità, del simbolismo, della costruzione drammaturgica fondata sul principio della ricerca della vera necessità.
In tal senso il progetto ha assunto un carattere e una cifra stilistica inconsueta nella drammaturgia contemporanea italiana.
La mia scelta si è poi declinata nella concezione degli allestimenti che mantenesse e restituisse tutto il lavoro di pensiero e di approfondimento effettuato “a tavolino” con la partecipazione e il contributo di tutta la compagnia coinvolta in questa avventura letteralmente straordinaria.
La traduzione dei testi in azione teatrale ha mantenuto la totale coerenza al principio dell’essenzialità, della necessità, del filo sottilissimo tra fisica e metafisica molto distante da una prospettiva naturalistica.
L’ideazione del progetto scenico è stata consequenziale e si è manifestata nella concretizzazione della linea di pensiero.
Indubbiamente la possibilità di allestire i nostri testi, in occasione del Festival di Spoleto, nella basilica di S. Salvatore, patrimonio dell’Umanità, costituisce un grande valore aggiunto; non solamente per il suo valore estetico, ma, più significativamente, per essere il luogo della Spiritualità nel senso più Alto e Universale.
Stefano Francesco Alleva
Confrontarsi con temi così alti spinge inevitabilmente gli autori a mettere in discussione sé stessi e i propri valori. L’ancoraggio alla cronaca ci ha consentito di concentrarci sulle storie, sull’esperienza reale, evitando di perderci in interpretazioni filosofiche che non ci competono.
E’ la forza della metafora
Mara Perbellini e Andrea Valagussa
La composizione di musica di scena generalmente obbliga il musicista a effettuare scelte che non possono naturalmente prescindere dal testo drammaturgico. Nella composizione delle musiche per il “Decalogo” ho cercato di evitare invece qualsiasi riferimento evocativo o descrittivo.
Il materiale musicale è costituito principalmente da due temi conduttori, comuni a tutti gli atti, che formano la “struttura portante”, dai quali successive variazioni ed elaborazioni vanno a costruire l’architettura sonora delle singole parti. La strumentazione utilizzata (trio d’archi, clarinetto/sassofono, fagotto e voce) mi ha permesso di ottenere con pochi strumenti una grande varietà di risorse timbriche e di scelte di orchestrazione.
Angelo Bruzzese
Nella trasparenza la divisione. La sottile membrana che separa le vite, senza dare né giudizio né morale.
La scelta.
Stefania Sbarbati
DECALOGO – PARTE I
Comandamenti da I a V
COMANDAMENTO I Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di me.
Synopsis:
Una coppia. Lei Ginecologa, Lui Ginecologo Genetista.
Dopo tanti tentativi, speranze, attesa concepiscono finalmente un bambino.
Nel corso della gravidanza emergerà la possibilità di una grave malformazione del bambino e i due si troveranno di fronte al baratro profondamente umano e urgentemente contemporaneo della decisione: rinunciare al proprio sogno o rischiare di essere genitori di un “non uomo”?
CAST:
Ewa Spadlo, Silvia, la moglie
Fabio Massimo Amoroso Ruggero, il marito
Pierpaolo Lovino Antonio Palladini, il primario
Ancilla Oggioni Antonietta, l’ostetrica
COMANDAMENTO II Non nominare il nome di Dio invano
Synopsis:
Un seminarista e musicista in procinto di prendere i voti perpetui.
Una giovane ragazza semplice e pura, orfana di madre e con un padre alcolizzato e violento.
S’incontrano. S’innamorano. Qual è la giusta coerenza? Qual è il senso dell’Amore? Cosa significa mantenere le proprie promesse?
CAST:
Diletta Acquaviva Rossella
Paolo Gatti Lorenzo
Fabio Massimo Amoroso Il Padre di Rossella
COMANDAMENTO III Ricordati di santificare le Feste
Synopsis:
Il figlio di un piccolo imprenditore, titolare di una fabbrica tessile, viene trovato morto, strangolato e abbandonato in un prato. Marito e moglie dovranno affrontare la terribile ricerca della verità. Vendetta, giochi erotici? La conclusione è sorprendente. Un memento a una società che ha eliminato non solo il tempo del riposo, ma anche quello del lutto.
CAST:
Barbara Piva Matilde, la madre
Fabio Massimo Amoroso Gualtiero, il padre
Pierpaolo Lovino Palazzi, lo strozzino
Giulia Urso Ilaria, una operaia
COMANDAMENTO IV Onora il padre e la madre
Synopsis:
Una giovane destinata a un grande futuro agonistico nella scherma.
La madre che riversa su di lei tutte le proprie aspettative e frustrazioni.
La ragazza scopre di essere rimasta incinta.
La madre vorrebbe indurla ad interrompere la gravidanza, che le pregiudicherebbe la carriera agonistica. Ma sono molte le scoperte che la ragazza dovrà fare prima di prendere la difficile decisione.
CAST:
Barbara Piva Flavia, la madre
Diletta Acquaviva Chiara, la figlia
Marco Marangon Giorgio, il padre
Fabio Pinchi Luca, il ragazzo di Chiara
COMANDAMENTO V Non uccidere
Synopsis
Due amici, legati fin dall’infanzia.
Due prospettive di vita diverse, dopo la laurea e l’ingresso nel “mondo”.
Uno, Marco, diventerà un grande uomo dell’Alta Finanza. L’altro, Luca, coronerà il sogno di aprire una piccola casa editrice.
La dimenticanza travolgerà tutti.
Una tragedia greca classica.
CAST:
Pierpaolo Lovino Marco
Paolo Gatti Luca
Ewa Spadlo Arianna, la moglie di Luca
Barbara Piva Anna, la donna di Marco
Fabio Massimo Amoroso Il Coro
STEFANO FRANCESCO ALLEVA
Stefano Francesco Alleva, nato a Milano, è un regista di teatro, cinema e televisione.
Ha compiuto gli studi del Liceo classico al Collegio Navale Militare “F. Morosini” di Venezia.
Hai poi frequentato la facoltà di Scienza della Comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con indirizzo di Scienza delle Comunicazioni di Massa e Scienza dello Spettacolo.
Successivamente ha finalizzato la propria formazione specialistica negli U.S.A. alla School of Visual Art di New York – corso e Diploma di filmmaking in 16 e 35 mm – e al Center for New Television di Chicago – corso di regia televisiva e utilizzo delle tecniche digitali.
Interessato ai molteplici ambiti dell’Arte e dello Spettacolo ha scelto un percorso di formazione personale e professionale ad ampio orizzonte, alternando periodi di permanenza negli Stati Uniti d’America, a New York e Chicago, a esperienze di vita e lavoro in Italia e in altri Paesi europei.
Dalla metà degli anni’80 lavora in numerose produzioni cinematografiche, televisive e di grandi eventi dal vivo come assistente alla regia, in principio, e successivamente come aiuto regista, direttore di produzione direttore artistico e regista
Tra le esperienze professionali a livello internazionale vale citare la partecipazione, come assistente alla regia, alle produzioni americane “The Untouchables” di Brian De Palma e “Il Padrino – Parte III”, di Francis Ford Coppola e da aiuto regista, organizzatore italiano e co-autore italiano alla realizzazione del film “Il Viaggio della Speranza” di Xavier Koller, premio Oscar nel 1990 quale Miglior Film Straniero.
Tra le esperienze professionali effettuate in Italia come aiuto regista e direttore di produzione in ambito cinematografico vale citare:
“Stanno Tutti Bene” di G. Tornatore, con Marcello Mastroianni, “Sabato Italiano” di L. Manuzzi, con Isabelle Pasco, Francesca Neri, Stefano Dionisi, “Frankenstein Unbound” di R. Corman, “Una fredda Mattina di Maggio” di V. Sindoni, con Sergio Castellitto e Margareth Mazzantini, “Libero Burro” di Sergio Castellitto e con Michel Piccoli, Carmen Maura.
Fin da ragazzo coltiva anche un interesse particolare per i documentari, realizzandone come regista molti e di generi diversi e ottenendo diversi riconoscimenti e premi di settore.
Negli anni ’90 esordisce alla regia nella fiction televisiva e firma la regia di svariati episodi di alcune note serie televisive tra cui:
“Un Medico in Famiglia”, “La Squadra” (dalla I^ alla V^ Serie), “Elisa di Rivombrosa” e “La Figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa”.
Mantiene e coltiva, parallelamente, grande interesse e passione per il teatro e firma la regia, fin dalla fine degli anni ’90, di diversi allestimenti realizzati con l’Associazione Culturale Harvey costituita insieme agli Attori Ewa Spadlo e Igor Horvat entrambi diplomati alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano.
Vale ricordare: “Suonatina di Pianoforte” e “Zago Zago”, da testi di Eugenio Montale, Tommaso Landolfi e Karl Valentin, rielaborati drammaturgicamente dallo stesso Stefano Alleva e “La Crociata della Pace” da un testo originale scritto con Igor Horvat, Ewa Spadlo e Luca Labarile.
“In Alto Mare”, di Slawomir Mrozek, “Tempo di Scirocco – Omaggio a Ernesto Ragazzoni”, da testi di Ernesto Ragazzoni, rielaborati drammaturgicamente da Stefano Alleva, “A Piedi Nudi Nel Parco” di Neil Simon, “Il Decalogo – Parte I”, da testi di Stefano Alleva, Mara Perbellini e Andrea Valagussa presentati in debutto assoluto al Festival Dei Due Mondi di Spoleto- edizioni 2009, 2010 e 2011 e 2013.
MARA PERBELLINI
Mara Perbellini è sceneggiatrice e drammaturga. Dopo essersi laureata in Lettere e Filosofia, con specialità in Storia del Teatro, ha frequentato il Master in Sceneggiatura e Produzione per la fiction e il cinema presso l’Università Cattolica di Milano; corsi di film-making presso la New York Film Academy di New York e di Los Angeles (Universal Studios) e la London Academy of Radio, Film & TV.
Ha lavorato come story editor per Rai Fiction e la Eagle Pictures. Ha fatto l’assistente alla regia su un TV-movie per Rai 1 dal titolo “Una famiglia per caso”. Ha scritto soggetti e sceneggiature sia per progetti cinematografici sia per serie e mini-serie TV di prima serata, tra cui “Distretto di polizia 8” (TaoDue), “La vita che corre” (DAP), “Ombre sulla neve” (Casanova Multimedia), “Eleonora Duse” (Publispei), e “Il sirenetto” – che ha vinto il terzo premio come migliore sceneggiatura al Fiuggi International Family Film Festival 2009.
Ha poi sceneggiato dei cartoni animati, tra cui “Uffa che Pazienza!” (Rai 2, 1° e 2° stagione), che ha vinto il Premio Pulcinella a Cartoons on the Bay 2008 come migliore serie animata per bambini. Dal 2006 insegna Storia del cinema Italiano e Sceneggiatura presso IES Abroad Milan e presso le Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica di Milano, oltre a fare da tutor nel programma estivo di film-making presso la School of Visual Arts di New York.
ANDREA VALAGUSSA
Andrea Valagussa (1975) sceneggiatore, è laureato in Lettere presso l’università Cattolica di Milano con una tesi in Storia del Teatro e dello Spettacolo dal titolo Eimuntas Nekrosius e il suo teatro. Diplomato nella seconda edizione dell’attuale Master in Scrittura e produzione per fiction e cinema dell’Università Cattolica, cui ora collabora come tutor e docente, si è occupato, in qualità di story editor dello sviluppo delle sceneggiature di miniserie tv per Rai1 e Canale5 (Edda Ciano Mussolini, Rita da Cascia). Come sceneggiatore ha firmato le serie Distretto di Polizia 6 e 7, Un passo dal Cielo e Che Dio ci Aiuti e la miniserie Angelo Nascosto oltre a numerosi episodi di lunghe serialità e sit-com (Don Matteo, Ho sposato uno Sbirro, Lab Story). È coautore delle pubblicazioni annuali Scegliere un film, ed. Ares, e Un anno di Zapping, ed. Magi.
In ambito teatrale ha fondato, diretto e recitato in numerose compagnie, Rede T&D Company, Arteatro, FuoriOrario. È autore di due musical dal titolo Noi Duri e Questa è la mia banda.