di Antonella Scabellone
LOCRI-Una pesante condanna, a vent’anni di reclusione. E’ quella che questa stamattina il Giudice per le indagini preliminari, Andrea Amadei, ha inflitto a Pasquale Perre che il 19 agosto dello scorso anno, a Platì, al termine di una lite familiare con la moglie, Francesca Garreffa, uccise con una coltellata al petto il cognato, Antonio Garreffa, che era intervenuto per prendere le difese della sorella e malmenò il suocero, Giuseppe Garreffa.
A carico dell’ imputato, che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, è stata comminata una pena che supera la richiesta di 19 anni e otto mesi di reclusione formulata in fase di requisitoria dal Pm Debora Rizza. Come condanna accessoria è scattata per Perre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché l’interdizione legale e la sospensione dall’esercizio della patria potestà per tutta la durata della pena. L’imputato dovrà inoltre risarcire tutte le parti civili (Garreffa Giuseppe, Lentini Carmela, Garreffa Francesca, Garreffa Maria Luisa, Garreffa Francesco e Garreffa Giovanni),parenti e familiari della vittima, difesi dall’Avvocato Antonio Speziale di Siderno, con la liquidazione, in attesa della quantificazione definitiva da parte del giudice civile, di una provvisionale pari a complessive 173 mila euro. A suo carico anche le spese processuali e di custodia cautelare