ROCCELLA JONICA- Avrebbe le ore contate il killer di Giuseppe Parrelli, l’operaio Afor cinquantenne ucciso lunedì pomeriggio all’interno di un officina di contrada Mazzarello dove si era recato occasionalmente per riparare la propria autovettura. Come anticipato nell’edizione di ieri, vi è una persona gìa individuata, un giovane sul quale pende un provvedimento di fermo della Procura, attualmente irreperibile, che i carabinieri del comando di Roccella, guidati dal capitano Marco Comparato, con la collaborazione dei colleghi di Gioiosa e di Locri, stanno cercando in lungo e in largo setacciando l’intero territorio. Il killer, braccato da più parti, si potrebbe presto costituire, ponendo così fine a una vicenda che, seppur inizialmente intricata, pare oramai abbastanza chiara agli inquirenti, che sarebbero riusciti a ricostruire in pochi giorni dinamica e movente dell’omicidio. Si tratterebbe di un delitto d’impeto a sfondo passionale, maturato in contesti non criminosi. Causa scatenante della furia omicida un episodio che avrebbe generato la rabbiosa reazione del killer che ha sparato all’impazzata in un luogo molto frequentato per vendicarsi di un torto subito (pare un violento pestaggio ad opera di più persone, 4-5, avvenuto qualche giorno prima). Se l’obiettivo del killer fosse una o più persone, questo non è ancora chiaro; quello che sembra oramai certo è che a causare la morte di Parrelli sia stato un tragico errore. E intanto rimangono gravi le condizioni di Giovanni Schirripa, il meccanico ventiseienne rimasto ferito nella sparatoria. Il giovane, che al momento dei fatti, intorno alle 15, stava lavorando nell’officina del suocero, Donato Commisso, si trova attualmente in coma nel reparto di rianimazione degli ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
ANTONELLA SCABELLONE
SIMONA ANSANI