di Questura Reggio Calabria
Durante le operazioni relative all’esecuzione dell’Ordinanza di applicazione di misure cautelari dell’operazione di polizia giudiziaria Eyfhemos, gli investigatori della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di P.S. di Palmi, in collaborazione con gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia e della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito tre arresti in flagranza di reato di detenzione di armi clandestine.
Tre dei soggetti nei confronti dei quali si è proceduto sulla scorta del provvedimento restrittivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sono stati trovati in possesso di armi e relativo munizionamento illegalmente detenuti.
In particolare, in Palmi, è stato arrestato Laurendi Domenico, poiché risultato detentore di una pistola marca Regina, cal. 6,35, priva di matricola e munita di caricatore e cartucce, di un coltello basculante, di un pugnale e di un machete (il Laurendi è ritenuto responsabile dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, con il ruolo di promotore ed organizzatore di una fazione mafiosa all’interno del locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte, contrapposta a quella facente capo a IDA’ Cosimo, con l’aggravante recidiva reiterata infraquinquennale.; lo stesso era deputato a molti ed importanti compiti all’interno dell’organizzazione criminale, avendo anche rapporti con la “massoneria”, ed è ritenuto responsabile anche dei reati di estorsione, reati in materia armi, anche da guerra e clandestine, reati in materia di sostanze stupefacenti, scambio elettorale politico-mafioso ed intestazione fittizia di beni).
In Sant’Eufemia d’Aspromonte, invece, gli investigatori della Polizia di Stato hanno tratto in arresto Forgione Diego e Forgione Domenico poiché, in corso di perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti una pistola Beretta modello 70, cal. 7,65, con matricola cancellata mediante l’asportazione di una parte del castello dell’arma, 28 cartucce dello stesso calibro, di cui tre inserite nel caricatore, ed altri due caricatori (Forgione Diego è ritenuto responsabile del reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, con il ruolo di capo ed organizzatore del locale, con il potere di mettere veto per le affiliazioni, in strettissimo contatto con Laurendi Domenico e gli altri affiliati; Forgione Domenico, figlio del predetto Diego, è ritenuto responsabile di associazione per delinquere di tipo mafioso, con il ruolo di partecipe, con compito di monitorare gli appalti assegnati dal Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte al fine di agevolare i successivi interessi criminali della cosca).
Peraltro nel corso della vasta operazione di polizia, è stato sequestrata un’ingente somma di denaro contante, ed in particolare 62.155 Euro e 230 Dollari americani di Idà Cosimo (già Vice Sindaco del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, cognato di Alvaro Giuseppe, ritenuto responsabile del reato di associazione per delinquere di tipo mafioso con il ruolo di promotore ed organizzatore di una fazione mafiosa all’interno del locale di ‘ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte, con compiti di decisione, pianificazione delle attività economiche, con il potere di affiliazione), e 4430 Euro di Luppino Domenico (già responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, con rapporti costanti con gli altri affiliati e partecipe alla frangia mafiosa riferibile a Laurendi Domenico). Inoltre, a Milano, la locale Squadra Mobile su delega della Squadra Mobile di Reggio Calabria, nel corso di perquisizione delegata nei confronti di un soggetto indagato, ha sequestrato la somma di 105.000 euro.
Infine nella disponibilità di alcuni arrestati sono stati rinvenuti armi e munizioni, per i quali si è proceduto in via amministrativa al sequestro: 13 fucili, 3 pistole ed il relativo variomunizionamento, sono stati ritirati dagli Agenti operanti.
Reggio Calabria 27.02.2020.