R. & P.
Il bullismo e il cyberbullismo sono problematiche molto diffuse, seppur silenziose che oggi interessano quasi tutto il mondo: è stato questo il tema discusso e approfondito presso la Residenza Universitaria di merito (Università Mediterranea) in un incontro organizzato dalla Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria coordinata dalle consigliere Anna Maria Danaro ed Anna Federico, e dalla Commissione rapporti Scuole e Università del medesimo ente ordinistico, coordinata dal dr. Domenico Tromba, nonchè dalla dr.ssa Caterina De Stefano, in qualità di direttrice del Dipartimento delle Dipendenze dell’Asp 5, con la compartecipazione dell’A.F.I. (Associazione delle famiglie italiane), dell’Associazione Italian Donne Medico e con la collaborazione del dott. Trovato dell’Asp reggina.
In una sala colma di rappresentanti delle famiglie, di professionisti e di studenti, dopo la proiezione di un film sul tema di giornata, ad aprire i lavori è stato il dott. Domenico Tromba specialista endocrinologo oltre che consigliere dell’Ordine dei Medici e presidente dell’Associazione “Scienza & Vita” di Reggio Calabria.
«L’incontro di oggi – ha sottolineato il dr. Tromba – si propone un duplice obiettivo, da un lato, divulgare le conoscenze su bullismo e cyberbullismo, dall’altro proporre strategie efficaci e pratiche di prevenzione e di intervento. Per poter fare questo, risulta indispensabile la sinergia tra tutti gli adulti responsabili del benessere dei ragazzi (personale scolastico, medici, ragazzi e famiglie) al fine di creare un’omogeneità negli interventi e nelle risposte. Per tale motivo, abbiamo voluto portare queste conoscenze e riflessioni sia ai medici, con un corso di aggiornamento presso la sede dell’Ordine; sia a scuola con un seminario presso il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. Quindi, non poteva mancare un momento di confronto con l’Università e le famiglie e, per questo, oggi, siamo qui presso la Residenza universitaria di merito insieme all’A.F.I.».
Dopo l’introduzione del dr Tromba, tra l’altro anche membro del Cda dell’Università di Messina, che ha moderato l’incontro, ha preso la parola il vicepresidente dell’Ordine dei Medici, dr. Giuseppe Zampogna che, oltre a complimentarsi con gli organizzatori dell’evento, ha illustrato i dati allarmanti che questo fenomeno sta assumendo a livello globale.
Il vicepresidente dell’Ordine ha sottolineato come il fenomeno riguardi più spesso le ragazze e come la solitudine abbia un ruolo importante in queste dinamiche.
«Purtroppo – ha sottolineato il dr. Zampogna – molto spesso, in questi casi, vi è reticenza a denunciare. Inoltre, è particolarmente importante inquadrare il ruolo dei compagni, degli insegnanti e soprattutto dei genitori nell’arginare il fenomeno».
La dr.ssa Caterina De Stefano ha esplorato, poi, il mondo dei cosiddetti “nativi digitali” relazionando sulla dipendenza da internet di giovani e giovanissimi ed invitando a riflettere su internet addiction, Nomofobia (la paura di essere sconnessi dalla smartphone) e Cyberbullismo.
«Si tratta di patologie – ha concluso la dr.ssa De Stefano – che oggi sono allo studio e che, di fatto, rappresentano le malattie del futuro».
Per la dr.ssa Anna Maria Danaro «l’incontro, voluto con forza dall’AFI, intende mettere in evidenza un’ampia panoramica sulla pericolosità del bullismo e del cyberbullismo, fenomeni che sono in rapida crescita e preoccupano le famiglie e il mondo della scuola, con particolare riferimento agli aspetti medico-legali».
Un interessante contributo alla serata è stato portato dall’intervento del presidente dell’Afi, dr. Domenico Marcianò.
Numerosi i contributi, all’incontro, da parte di professionisti come la dr.ssa Vincenza Amato, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione, la dr.ssa Annamaria Rosato, presidente della sezione reggina dell’Associazione Italiana Donne Medico, la dr.ssa Angela Maria La Face, dirigente Medico Fisiatra dell’Asp di Reggio Calabria, e, infine, la dr.ssa Gabriella Ripepi, recente campionessa mondiale, personal trainer e istruttore di Jiu Jitzu brasiliano, la quale ha mostrato le tecniche di difesa contro il bullismo fisico.
Durante le conclusioni della manifestazione, affidate al dr. Domenico Tromba, è stato sottolineato come gli adulti rappresentino, per i ragazzi, dei modelli di abilità relazionali e forniscano esempi di come entrare in relazione con gli altri.
«Siamo noi adulti – ha concluso il dr. Tromba – a dover insegnare ai nostri ragazzi il rispetto dell’altro. Inoltre, è molto importante che i nostri giovani siano consapevoli che ci sono, sempre, delle persone pronte ad ascoltarli e, se necessario, a supportarli».
Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria