R. & P.
La CISL FP e CISL Medici leggono le dichiarazioni che su Facebook vengono rilasciate da un Sacerdote, Padre Francesco Carlino che recita “Povera Patria, Poveri Anziani, Poveri noi, se dovessimo per disgrazia incappare nell’Ospedale di Locri”.
Si ritiene a tal proposito che giudicare, senza sapere che proprio la Medicina Generale di Locri che nell’Atto Aziendale dovrebbe avere 42 posti letto di cui dieci di Lungodegenza e quindi un numero ben diverso di Medici, Infermieri ed OSS, di fatto non ha avuto alcuna attivazione per gli Over 65 anni che riguarderebbero la Geriatria, chiusa ormai da anni, tantomeno per la Lungodegenza che rimane sulla carta e basta, con l’aggravante di ritrovare tra i ricoverati del Reparto, proprio Utenti suscettibili di cure di lungodegenza.
Per tutto questo il Personale che è quattro volte al di sotto della soglia minima prevista, lavora in modo inappropriato, trattando casi per i quali il Reparto non è attivato.
Le dinamiche che avrebbero portato al ferimento mortale di qualche Ricoverato andrebbero lasciate alla perizia e giudizio degli Organi Inquirenti, con la consapevolezza che chi commette errori deve giustamente pagare con le condanne previste.
Definire l’Ospedale di Locri un Lager e dire che certi Reparti non sono degni dell’Uomo, serve solo a gettare discredito e ingratitudine nei confronti di quei Lavoratori, insufficienti che continuano a dare risposte, da soli, senza organizzazione, senza cambio a fine turno, senza alcuna tutela per la propria salute e con la speranza che cambi qualcosa per rendere loro sopportabile la fatica che sopportano quotidianamente.
E’ condivisibile il richiamo alla responsabilità del Presidente Occhiuto, da poco alla guida della Sanità ma comunque in netto ritardo rispetto alle azioni che necessitano ad una adeguata ripresa del servizio, in particolare con le assunzioni di Medici, Infermieri e Operatori Socio Sanitari, in Medicina Generale, in tutto l’Ospedale di Locri, in tutta l’ASP di Reggio Calabria ma soprattutto nel Territorio e nei servizi di Assistenza Domiciliare.
I Medici hanno sostenuto il giuramento di Ippocrate, gli Infermieri, impropriamente definiti “paramedici” che sono dottori in tutto e per tutto tranne che lo stipendio, hanno stabilito un patto col Cittadino e acquisito un codice deontologico (CODICE DEONTOLOGICO, IL PATTO INFERMIERE-CITTADINO 12 maggio 1996) che li proietta in responsabilità e sensibilità dirette come professionisti ed Educatori di Comunità, gli OSS hanno dato un Supporto essenziale al funzionamento dell’integrazione tra Professionisti ma l’equilibrio numerico e di proporzione non viene rispettato da chi dove assumere e non lo fa ancora.
Purtroppo I Medici, Infermieri e OSS dell’Ospedale di Locri vengono tacciati proprio da un Religioso di arroganza, strafottenza e maleducazione, chi detiene questi spregevoli requisiti ha un nome e cognome, non è ammissibile infangare categorie, reparti e ospedali per eventuali colpe di qualcuno, esistono procedure precise per ristabilire regole e ridare dignità a chi svolge “bene” il proprio mandato.
Non è utile incitare i politici, sindaci e amministratori di questa bella Terra per adempiere ad un dovere disatteso da parte di chi può e deve denunciare eventuali fatti specifici, proprio per ridare “pulizia” alla nobile professione Medica ed Infermieristica (non paramedica come detto prima).
Più che Medici come i Santi Moscati e Pampuri o Infermieri come la Beata Giovannina Franchi, ai quali va il nostro smisurato rispetto e ringraziamento per l’esempio che hanno dato, servirebbero Cittadini che denunciano invece di insultare.
I Medici, Infermieri ed OSS dell’Ospedale di Locri e non solo, unitamente a tutti quelli che non vengono ancora assunti o sono da anni precari chiederebbero, secondo la CISL FP e la CISL Medici, solo di essere messi nelle condizioni di esprimere il proprio potenziale professionale ed umano, sono stanchi di essere eroi per un giorno e poi dimenticati e sono stanchi di aspettare da anni condizioni che non arrivano mai e Colleghi che vanno in pensione senza essere sostituiti, nient’altro, chiedono tanto?
Con molta ironia, considerata l’importanza attribuita ad essa da Sua Santità Papa Francesco, “preghiamo tutti” di ricorrere a denunce precise, non insulti verso i nostri Lavoratori della Sanità chè non ne hanno bisogno.
Il Segretario Generale Aggiunto FP Il Segretario Reggente CISL Medici
Giuseppe Rubino* Giovanni Calogero*