di Francesca Cusumano
LOCRI – E’ il 31 ottobre scorso quando una delegazione dei sindaci della Locride, incontra nella sala consiliare di Palazzo di Città, il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. Un’iniziativa in difesa del presidio ospedaliero, lanciata dall’Associazione dei primi cittadini del comprensorio e accolta nell’immediato dal capo dell’Ufficio del governo dello Stretto.
Diversi i punti all’ordine del giorno affrontati nel corso del vertice di quasi due mesi fa: ad esempio, la chiusura del reparto di Ortopedia, la carenza di organico, la mancata consegna e attivazione della risonanza magnetica e il rischio della perdita dei 14milioni di euro destinati alla ristrutturazione di quota parte del nosocomio.
In quella sede, il direttore sanitario Antonio Bray, aveva anticipato alla stampa, i provvedimenti che da lì a breve sarebbero stati adottati, tra i quali: l’arrivo di una nuova tac, l’installazione della risonanza magnetica, nonchè la pubblicazione di un avviso pubblico per il reclutamento del nuovo primario di Ortopedia.
Ebbene, da quel giorno qualcosa si è mosso. Proprio questa mattina al nosocomio di contrada Verga, è stata consegnata finalmente la nuova tac «Un piccolo ma importante risultato – ha commentato così il sindaco di Locri Giovanni Calabrese – con la speranza che prima o poi possa tornare tutto alla “normalità” che da tempo invochiamo. Attendiamo ora la risonanza magnetica che il direttore sanitario, dott. Antonio Bray, mi ha garantito e che verrà consegnata all’inizio del nuovo anno».