di Simona Ansani
LOCRI – Quali siano le carenze, probabilmente gestionali, sull’ospedale di Locri, sono ormai note a tutti. Pagine e pagine di quotidiani si sono occupati di ogni singola vicenda e a nulla sono valse le manifestazioni degli amministratori locali, dei sindaci della Locride, della compagine politica tutta, delle mamme riunite in coordinamenti nati su fb. Niente la situazione appare sempre più preoccupante, con un reparto pediatria a corto di pediatri; difficoltà di piccoli spostamenti all’interno della struttura ospedaliera per i pazienti, per via di servizi fatiscenti o proprio mancanti in alcune aree dell’ospedale di Locri, parliamo quindi di ascensori, non fruibili. Cose di poco conto probabilmente per alcuni, ma che un ospedale non può permettersi. È assurdo pensare che i medici debbano fare anche i doppi turni, perché non c’è chi può dare il cambio, tutto poi a discapito di pazienti che lamentano ritardi anche su una visita di base o diagnostica. È la struttura ospedaliera di Polistena sembra non essere da meno, secondo l’analisi del Sacerdote Don Antonio Magnoli, che rivolgendosi al Ministro dell’interno, dopo la sua venuta nella Locride, afferma che il problema è all’origine. <<Voi mi parlate di lotta alla Mafia, non avete capito che dovete intervenire proprio dentro queste strutture perché ci sono stati e ci sono ancora persone che stanno sfruttando fino all’osso questi beni comuni>>. Sono le dichiarazione di Don Antonio Magnoli, che dopo una attenta analisi afferma che <<se questi due Ospedali ” Locri e Polistena”, non funzionano è perché c’è chi sta mangiando a discapito della gente. Voi lo sapete chi gestisce e chi opera per mandare avanti tutto, non ci faremo prendere in giro più da nessuno, tantomeno dallo Stato. Lo so che sarà una lunga battaglia ma solo così si avranno delle risposte concrete. Non abbiamo bisogno di pietismo da parte di nessuna Istituzione, né tanto meno crediamo alle favole che ogni volta raccontate quando vi riunite tra di Voi per parlare di una cosa che riguarda la Vita, state giocando con la cosa più importante che abbiamo ” la salute “. Qui non ci si ritrova a combattere solo con la mafia, ma la cosa più assurda è dover elemosinare da coloro che sono a capo di una Istituzione, un diritto previsto che non deve essere chiesto ma solo messo in atto. Siamo in una situazione dove non solo c’è il male a dirigere, ma la cosa peggiore è che lo si sa dove è il problema e non si interviene. Si ascoltano sempre i soliti discorsi ” lì c’è la mafia, la malavita, la massoneria che comanda “, allora io mi chiedo: ma se lo affermate perché non intervenite? A volte mi viene da pensare che sotto sotto non conviene a nessuno parlare, sennò chissà quanti salterebbero fuori. Ma una cosa vi voglio ricordare: che non permetteremo a nessuno di rubarci il diritto alla Salute, non solo previsto dalla Costituzione, quindi qui lo Stato stia attento che sta violando un articolo della carta costituzionale. Diceva il giudice Borsellino ” Politica e mafia sono due poteri che vivono sullo stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo”. Parole molto forti ma vere e attuali, ecco il perché del mio dire che non conviene a nessuno parlare. Né tanto meno alla Mafia origine e fonte di male. Come d’altronde sono rimasto scandalizzato quando ho saputo di una lettera che un ragazzo ha scritto al boss. Siamo veramente in una situazione drammatica, non può passare inosservato un gesto del genere. Se dei ragazzi arrivano a questo, di sicuro è perché dietro si cela una mancanza di educazione e senso della giustizia. Non possiamo stare fermi a guardare che dei ragazzi, i nostri giovani si affidano alla criminalità, per poter avere un futuro. Sarebbe per noi una sconfitta assicurata. Dobbiamo più tosto aiutare e intervenire con fermezza in queste situazioni, – conclude il Sacerdote Don Antonio Magnoli – senza sconti per nessuno. Si pensi più tosto da parte del governo una linea di intervento su questi giovani che vivono dentro famiglie mafiose, forse sarebbe il caso di togliere la potestà genitoriale per garantire un vero futuro a questi ragazzi. Ma voglio scrivervi io cari Boss e care Istituzioni: su ogni persona che perderà la vita, che non sarà curata bene, sulle raccomandazioni per posti di lavoro, sulla gestione di un bene non vostro, sul lavoro in nero, su tutto ciò che porta male: SE NON CAMBIATE ROTTA E VI ARRENDETE AL BENE, SCENDERA’ SU DI VOI E SULLE VOSTRE FAMIGLIE LA MALEDIZIONE DI DIO CHE NON VI DARA’ PACE NE NOTTE NE GIORNO. CONVERTITEVI AL BENE PERCHE’ LA GIUSTIZIA DI DIO E’ TREMENDA E NON C’E’ POSSIBILITA’ DI SCAMPO PER NESSUNO>>.