di Antonio Baldari
LOCRI- Non demordono. Anzi, intervengono con ancora più forza per quanto concerne le prestazioni dei servizi da erogare all’ospedale civile di Locri.
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Nuccio Azzarà, Francesco Politanò e Nicola Simone sono instancabili nel denunciare quanto, a loro dire, di più illegittimo si compia al nosocomio di contrada Verga, a cominciare dalla richiamata deliberazione con la quale il Commissario Straordinario dell’ASP di Reggio Calabria ha provveduto al conferimento incarico di direttore amministrativo dell’ASP di Reggio Calabria rilevando che, nello stesso atto, si fa un richiamo alla legge regionale n. 11/2004, art. 15 comma 3, ed in particolare ai requisiti disponendo “il direttore amministrativo è un laureato in discipline giuridiche o economiche che non abbia compiuto il sessantacinquesimo anno di età e che abbia svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione”, norma mutuata dall’art. 3, comma 7, del D.Lgs. 502/92 – precisa la triade sindacale.
Che poi incalza sostenendo ancora che “Dalla lettura della norma si ricava pertanto la insussistenza dei requisiti in capo al nominato D.A. in quanto nel corpo della delibera da nessuna parte si legge che la dottoressa Blefari, abbia svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione – affermano ancora Azzarà, Politanò e Simone – la scrivente O.S. segnala, oltre la mancanza del requisito fondamentale, la assenza di procedura ad evidenzia pubblica non essendo stato emanato alcun avviso pubblico per il reperimento di professionalità da reperire presso altri Enti. Pertanto – essi concludono – tale nomina è viziata dalla mancanza del un requisito fondamentale e va immediatamente revocata comportando, in caso contrario, la conseguente nullità di tutti gli atti adottati e sottoscritti dal Direttore Amministrativo Aziendale, e si chiede di voler intervenire con estrema urgenza per disporre la rimozione del Direttore amministrativo, per mancanza di requisiti, e per porre fine ad una situazione di palese illegalità che potrebbe comportare conseguenze facilmente intuibili sotto il profilo amministrativo, contabile e giudiziario con responsabilità penali ed erariali”.
Ma la segreteria provinciale reggina Uil-Fpl esprime ulteriore preoccupazione per le continue azioni di depotenziamento dell’Ospedale Spoke di Locri e Polistena, “con l’ultima goccia che è stata la disposizione del Direttore DAO di sopprimere le Strutture specialistiche – Multidisciplinari – Day – Hospital a decorrere dal 10.8.2015 – scrivono ancora – i servizi annullati sono: Angiologia, Dialisi e nefrologia, Oculistica, Otorino, etc. di cui ci si chiede, allo stato, che fine faranno atteso che gli stessi sono codificati nelle Linee Guida sebbene vengono, con tale deposizione, inibiti dallo svolgere una funzione proprie delle Strutture Semplici o Dipartimentali che siano; tale depotenziamento determina gravissimi disagi ai numerosi pazienti in fase di trattamento da parte degli Operatori Sanitari delle Strutture interessate – asseriscono in ultimo Azzarà, Politanò e Simone – che vedono gravemente limitato il diritto ad una prestazione sanitaria corretta, puntuale e conforme agli standard quali-quantitativi”.