LOCRI – Ha fatto il suo ingresso questa mattina nel nosocomio locrese, il nuovo Direttore generale dell’Asp 5, l’architetto Renato Carullo. Il manager, nominato ai tempi di Loiero, è stato reintegrato con effetto immediato dal Tribunale reggino, dopo un’interminabile vicenda giudiziaria che l’ha visto coinvolto contro l’attuale Giunta Regionale, nella fase in cui l’Asp è impegnata per l’attuazione del piano di rientro. Per l’esattezza, Carullo l’ha definita “una vicenda non di contrapposizione politica, ma la tutela di un diritto”. Un diritto che la magistratura non gli ha negato, reinsediandolo nel posto affidatogli nel 2010. “L’incontro di oggi – ha detto Carullo – vuol essere un rispettoso ossequio alle professionalità che lavorano in questa azienda. Conosco la complessità del territorio, non sono qui per dare nessuna novità di rilievo, i problemi sono tantissimi. Credo che questo non sia il modo più trasparente di governare, non perchè dietro le singolarità ci possono essere interessi politici, sanitari, ma molti dati non sono riferibili, perchè si tende a rinviarne il problema senza andare mai alla fonte”. Ha già le idee molte chiare il nuovo manager, che dal giorno del suo insediamento, il 24 settembre, ha iniziato a visionare tutti gli atti deliberativi assunti nell’ultimo periodo, atti che potrebbero essere annullati, e che si riferiscono a quando a presiedere l’azienda sanitaria provinciale era l’ex manager Rosanna Squillacioti. E a proposito di atti, il Comitato dei Sindaci ha chiesto al Direttore generale di intervenire sul tanto discusso atto aziendale approvato lo scorso 30 ottobre, concernente la riorganizzazione dell’apparato amministrativo sanitario. Molti, infatti, sono i medici precari con contratto a tempo determinato e in alcuni reparti la carenza di personale qualificato rallenta le attività assistenziali. “Sono 3800 i dipendenti dell’Asp – ha poi commentato Carullo – 6800 i posti letto previsti per la Regione, 1800 quelli della nostra Provincia, che si sarebbero dovuti distribuire nel passato in un rapporto pubblico-privato. Al momento non so com’è distribuito il personale, le scelte sono state fatte, ma le risposte non sono soddisfacenti. E’ strano che con un numero così elevato di dipendenti non si riesca ad organizzarsi”. Entro questo mese il nuovo manager, affiancato dai suoi collaboratori provvisori, il Direttore sanitario Domenico Carbone e il Direttore amministrativo Giovanni Tringali, ha assicurato che sarà in grado di presentare a tutto il personale un quadro più esaustivo. “Mi occuperò – ha poi ribadito – degli incarichi, dei contratti, dei precari. Ma devo avere il tempo di farlo. Dopo due anni e mezzo pensavo di trovare qualcosa di concreto, può darsi che mi stia sbagliando, ma non vedo nè l’organizzazione, nè le risposte tecniche che bisogna dare, nè le risposte alla salute. Il mio impegno è lavorare insieme, vorrei costruire per il futuro”. A dare il benvenuto al Direttore Generale Carullo oltre al Capo dipartimento dell’area ospedaliera Antonio Previte, ai dipendenti e rappresentanti sindacali, anche una delegazione di amministratori locali, (tra cui l’ex Primo Cittadino di Locri Pepè Lombardo), il Consigliere regionale Pasquale Tripodi e Pino Mammoliti. Quest’ultimo intervenendo, ha chiesto al neo Direttore generale di abolire quel meccanismo che ha ridotto l’offerta sanitaria nella Locride e al contempo ha garantito la disponibilità di avvocati e commercialisti, per la soluzione dei problemi relativi al contenzioso.
FRANCESCA CUSUMANO