di Redazione
LOCRI – “Continuano a destare forte preoccupazione le sorti dell’Ospedale di Locri. Da ultimo, in ordine di tempo, la vicenda riguardante la perdita per quiescenza di apprezzate professionalità del reparto di Cardiologia”.
Così è scritto in una nota pervenuta in redazione, del Dipartimento Sanità e Salute del Partito Democratico di Locri, coordinato dai dottori Francesco Mammì, Gesualdo Dattilo e Giuseppe Fortugno.
“L’ultimo grido di allarme e la forte preoccupazione espressi dal sindaco di Siderno, Mariateresa Fragomeni, per la Sanità del nostro territorio – denunciano – non possono non trovare ascolto ed il problema deve trovare rapida soluzione perché il reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Locri non può continuare a perdere professionalità in un’area assistenziale che fa parte delle reti cliniche tempo dipendenti. Per definizione tecnica, le reti “tempo-dipendenti” servono ad assicurare una presa in carico del paziente che, per gravità e caratteristiche delle patologie, deve avvenire nei tempi giusti e nel luogo di cura più appropriato. In questi anni, questo approccio ha consentito di migliorare sensibilmente il dato di mortalità e, ovviamente, oltre ad innalzare la qualità della vita, ha contribuito ad una minore spesa sociale per le conseguenze della patologia. Sino ad oggi- evidenziano – nonostante la grave carenza di medici in pianta organica, la struttura di Cardiologia è tra quelle che, con grande spirito di sacrifico, ha continuato a lavorare con livelli di professionalità elevati”.
“Lo dimostrano – aggiungono i coordinatori del Dipartimento Sanità e Salute del Partito Democratico di Locri – dati del monitoraggio realizzato dal Programma Nazionale Esiti dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali del Ministero della Salute che fornisce ogni anno, attraverso specifici indicatori, una fotografia puntuale di come viene erogata l’assistenza e quale è il percorso di cura dei pazienti. Per quanto riguarda la mortalità a 30 giorni da un episodio di infarto, nelle 357 strutture valutate a livello nazionale, questa si è leggermente ridotta nel 2021 rispetto al 2020 (7,7% vs. 8,4%).La Cardiologia dell’Ospedale di Locri, come si evidenzia nel grafico sottostante ripreso da detto report, è perfettamente in linea con i valori della media nazionale, mostrando anche una significativa diminuzione degli stessi nel corso degli anni e con un livello di aderenza a standard di qualità giudicato dall’ Agenzia Agenas molto alto”.
“Se dovessimo vedere ridimensionata anche l’attività di questo reparto – conclude il Partito Democratico di Locri – questo sarebbe un durissimo colpo per tutto il territorio della Locride e occorrerebbe con urgenza trovare una soluzione nell’interesse della collettività”.