RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA DI SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTA’
“E’ stata depositata ieri, mercoledì 1 Ottobre, l’Interrogazione in forma scritta al Ministro della Salute in merito alla situazione critica dal punto di vista del diritto alla salute che vive la popolazione della Locride in particolar modo a causa dell’apparente improvvisata gestione del Presidio Ospedaliero di Locri e dell’intera ASP 5 di Reggio Calabria da cui il P.O. di Locri dipende.
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L’Interrogazione è consequenziale all’impegno preso dall’On. Costantino in
visita a fine luglio, accompagnata dal candidato alle primarie di
centrosinistra per SEL Gianni Speranza e da una delegazione del Circolo SEL
della Locride, proprio presso il nosocomio locrese.
Durante la visita l’On. Costantino, parlamentare di Sinistra Ecologia e
Libertà, aveva ipotizzato un’interpellanza urgente che poi, data la pausa
estiva del Parlamento ed una più approfondita ricognizione della situazione
anche alla luce dei nuovi gravi fatti avvenuti in queste settimane, è stata
mutata in un'”Interrogazione a risposta scritta” presentata in forma definitiva
nella giornata di ieri 1 Ottobre.
L’interrogazione rappresenta, per lo scenario politico locrideo, il primo vero
e concreto atto ufficiale a tutela del diritto della salute della cittadinanza
della Locride al di là di sortite estemporanee e scomposte da parte di altri
soggetti politici e amministrativi che avevano la mal celata intenzione di
cancellare, come se nulla fosse, un recentissimo passato a diretto sostegno e a
rappresentanza dei principali artefici dell’attuale situazione non solo in
campo sanitario nella Locride.
Con l’occasione si ringraziano i sindacati, i cittadini e i mezzi di
informazione per aver permesso che venisse messa alla luce, con puntuale
descrizione dei principali avvenimenti, buona parte dell’attuale situazione
permettendo di elaborare l’atto parlamentare in oggetto”.
Di seguito il link e il testo dell’Interrogazione:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?
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27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06221
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 300 del 01/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: COSTANTINO CELESTE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’
Data firma: 01/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell’attoNominativo co-firmatario Gruppo Data
firma
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ 01/10/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ 01/10/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data
01/10/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06221
presentato da
COSTANTINO Celeste
testo di
Mercoledì 1 ottobre 2014, seduta n. 300
COSTANTINO, NICCHI e MATARRELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere –
premesso che:
la Locride è un’area della provincia di Reggio Calabria amministrativamente
definita «circondario della Locride» che copre una superficie di 1366,60
chilometri quadrati e comprende 131.985 abitanti in 42 comuni da Palizzi (a
sud) a Monasterace (a nord);
a livello sanitario è compresa nell’area di competenza dell’azienda
provinciale 5 – Reggio Calabria, azienda che ha recentemente accorpato, tra le
altre e per ultima, l’ex ASL 9 di Locri soggetta a commissariamento e ad
ispezione governativa (cosiddetta «relazione Basilone») per presunte
irregolarità amministrative e sospette infiltrazioni mafiose entrambe
accertate;
attualmente la principale struttura sanitaria presente nel territorio in
questione è il presidio ospedaliero di Locri considerato amministrativamente
«ospedale SPOKE» rispetto a quello HUB del capoluogo Reggio Calabria posto a
100 (cento) chilometri via strada statale 106 «jonica», attraversante numerosi
centri abitati nel tratto considerato, o 135 chilometri lungo la strada statale
682 «Jonio-Tirreno» e autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria;
circa la metà dei comuni considerati è posta a monte di altrettanti comuni
costieri e per le popolazioni della quasi totalità dei suddetti comuni non è
possibile raggiungere direttamente il presidio ospedaliero di Locri senza
attraversare almeno un altro comune con conseguenti disagi ed evidenti
inevitabili ritardi nell’accesso alle prestazioni, tra cui quelle più urgenti;
inoltre le popolazioni poste ai confini della Locride, in alcuni casi, possono
preferire di raggiungere i vicini presidi di Melito di P.S. (ex ASL 11), di
Polistena (ex asl 10) e di Soverato (CZ) generalmente con una minore
disponibilità di reparti e posti letto;
tale complessità e vastità territoriale nonché organizzativa presuppone una
severa disciplina nell’applicazione di una normale prassi organizzativa nonché
della normativa nazionale e regionale in materia al fine di non compromettere
il diritto alla salute dei cittadini;
numerosi episodi di cronaca nonché di denunce a mezzo stampa e non solo da
parte di sindacati, operatori, cittadini, partiti ed associazioni fanno
emergere un’apparente situazione di criticità gestionale e strutturale che è
opportuno porre all’attenzione del Governo;
la prima firmataria del presente atto, in visita presso il presidio
ospedaliero di Locri nel mese di luglio 2014, ha potuto appurare personalmente
un evidente stato di criticità strutturali in alcune aree del nosocomio;
facendo un puntuale excursus degli ultimi dodici mesi, per quanto risulta agli
interroganti, si segnala la saltuaria carenza di personale medico in reparti
cruciali per la normale operatività del nosocomio, carenza prevedibile in
quanto causata da periodi di malattia, di aspettativa, di carenza in pianta
organica, di ferie degli operatori sanitari in corso o pianificate;
constano agli interroganti:
l’indisponibilità, del pediatra per molti neonati del comune di Marina di
Gioiosa Ionica dal 25 agosto 2014 scorso per il cambiamento di sede,
precedentemente comunicato il 6 dello stesso mese, di uno di quelli operanti
sul territorio comunale e l’impossibilità per famiglie interessate di poter
disporre dell’assegnazione ad altro medico per via del raggiungimento del
numero massimo degli assistiti nell’ambito degli altri operatori medici
disponibili nel territorio comunale;
la presenza, pochi giorni addietro, di un solo operatore medico nel reparto di
radiologia;
la frequente indisponibilità di alcune importanti apparecchiature diagnostiche
con conseguente trasferimento dei pazienti presso l’ospedale di Polistena anche
per diagnosi urgenti;
il conferimento improprio di incarichi dirigenziali poi annullato dal sub-
commissario regionale;
l’attuazione di decisioni dirigenziali in materia di riorganizzazione
sanitaria all’interno dell’ASP 5 senza che vi fosse ancora l’approvazione
definitiva dell’atto aziendale;
il verificarsi di alcuni episodi anche mortali di presunta malasanità
(Corriere della Locride, 12 luglio 2014);
le continue proteste, anche plateali, da parte degli amministratori locali
contro il presunto smantellamento del più importante presidio ospedaliero tra i
capoluoghi di Reggio Calabria e Catanzaro, equidistante, a circa cento
chilometri, da entrambi e la cronica carenza di medicinali per i quali viene
chiesto l’acquisto esterno da parte degli utenti e la presenza di
apparecchiature obsolete;
a questo si aggiunga l’assenza del presidio fisso di pubblica sicurezza,
previsto e non operativo da circa un decennio, in uno degli ospedali più a
rischio criminalità d’Italia con conseguente grave rischio per l’incolumità di
operatori e pazienti;
nell’agosto 2014 il consiglio comunale di Locri ha approvato lo scioglimento
della sua commissione sanità perché i componenti sarebbero stati oggetto di
ritorsioni (Lente locale, quotidiano on line della Locride, 13 agosto 2014,
«Locri, al Consiglio comunale approvata la proposta di scioglimento della
Commissione Sanità» Francesca Cusumano) –:
di quali elementi disponga in relazione a quanto esposto in premessa e se non
ritenga, nell’ambito delle proprie competenze e anche per il tramite del
Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro, di assumere
iniziative per verificare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza in
relazione ad una situazione — quale quella della gestione delle strutture
relative all’ASP 5, in particolare quella SPOKE di Locri (ex ASL 9) e
l’ospedale di Melito di P.S. – in cui a giudizio degli interroganti vengono
negati ai cittadini il diritto alla salute, davanti a un’evidente anomala ed
elevata incidenza dei rischi della qualità della vita. (4-06221)