di Gianluca Albanese
LOCRI – “Si verifica spesso che soggetti non autorizzati, siano essi amministratori locali e/o giornalisti, accedano a questo presidio ospedaliero senza che vi sia una preventiva autorizzazione da parte degli organi preposti. Pertanto, al fine di garantire la tutela della privacy, per come prevede il relativo Codice, le signorie loro vorranno attenersi scrupolosamente alla disposizione di cui sopra. Il personale in indirizzo è invitato a non divulgare notizie se non regolarmente autorizzato”.
La lettera, a firma della direzione sanitaria dell’ospedale di Locri è indirizzata al servizio di vigilanza Europol, a tutto il personale dell’ospedale di Locri e a tutta la dirigenza.
Insomma, le notizie relative all’unico ospedale pubblico della Locride, riguardanti la tutela del bene più prezioso, ovvero la sanità, diventano oggetto di un singolare concetto di “privacy” evocato della direzione sanitaria, che ha dato incarico alla vigilanza di non fare entrare gli amministratori eletti dal popolo sovrano o i giornalisti, come se i fatti dell’ospedale di Locri fossero “privati”.
Per quanto riguarda Lente Locale, proseguiremo nel nostro lavoro, occupandoci di ogni fatto certo avente rilevanza pubblica che riguardi l’ospedale di Locri, che continuerà a essere un presidio ospedaliero pubblico e non una clinica privata. Con buona pace della direzione sanitaria e delle sue disposizioni.