di Antonio Baldari
LOCRI – Qualche giorno fa avevano preso carta e penna per denunciare le proibitive condizioni in cui sono costretti ad operare gli addetti al Pronto soccorso dell’ospedale civile di Locri. Oggi le temperature divengono ancor più incandescenti, manco a dirlo, stante il fatto che i responsabili sindacali della Uil-Fpl, Nuccio Azzarà, Francesco Politanò e Nicola Simone sono venuti a conoscenza “su segnalazioni di familiari di utenti che hanno avuto la disavventura di viaggiare, in condizioni di emergenza, su ambulanza del PET 118 di Locri – scrivono – sprovvista di idoneo impianto di climatizzazione, si è voluto verificare se tale segnalazione fosse limitata ad un caso isolato o meno”.
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Al riguardo la triade sindacale reggina ricorda che le temperature di questi giorni sono sulla media di 40 gradi all’ombra “e che il Ministero della Salute ha diramato delle linee guida che sono state recepite da tutte le Aziende Sanitarie, compresa la ASP di Reggio Calabria – proseguono i responsabili Uil-Fpl – evidentemente non da tutti i Funzionari Medici che hanno compiti di responsabilità a vari livelli come è confermato dalla disposizione di Servizio a firma del Dr. Vincenzo Barillaro, del PET 118 di Locri, che autoproclamatosi responsabile di tale servizio, firma una disposizione per cui l’ambulanza dotata di impianto di climatizzazione viene parcheggiata e riservata ai trasporti secondari, mentre quella sprovvista – essi continuano – deve essere utilizzata per gli interventi di primo soccorso (che riguarda emergenze su pazienti in potenziale pericolo di vita) costringendo l’utenza e gli operatori sanitari a rischio di colpi di calore e/o comunque al disagio di viaggiare in un automezzo con temperature interne di 40–50 gradi”.
In conclusione, Azzarà, Politano e Simone chiosano come “evidentemente il Dr. Vincenzo Barillaro ha emesso il dispositivo in quanto non avendo MAI preso servizio su un ambulanza, nonostante si firmi responsabile del Servizio PET 118 di Locri, disconosce le più elementari misure di sicurezza, e quindi si chiede agli organi della direzione Strategica Aziendale di volere immediatamente intervenire, per potere sostitutivo, ad annullare l’incredibile dispositivo ed allontanare il dr. Vincenzo Barillaro dalla postazione PET 118 di Locri – epilogano – rimandandolo presso la SOC di Anestesia e Rianimazione dove vi è carenza di Medici e dove sarebbe più utile e meglio utilizzato visto che risulta essere nell’organico di tale Struttura Organizzativa Complessa”.