di Francesca Cusumano
LOCRI- Dopo l’incontro di ieri tra il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in cui il governatore ha ribadito la necessità di porre fine alla “fallimentare” gestione commissariale e di attuare un tavolo di rinegoziazione del Piano di rientro consentendo al sistema sanitario calabrese di garantire i livelli essenziali di assistenza e di realizzare le condizioni di rientro dal debito, questo pomeriggio invece, a confrontarsi con la Lorenzin è stata una delegazione dei sindaci della Locride.
Presenti al vertice capitolino, il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, i rispettivi presidenti del Comitato e dell’Assemblea di AssoComuni della Locride, Rosario Rocca e Franco Candia e i primi cittadini di Africo e Ardore, Francesco Bruzzaniti e Giuseppe Grenci.
Al confronto con la Lorenzin, hanno partecipato anche il consigliere regionale Francesco Cannizzaro e il capo di gabinetto del ministero della Salute Giuseppe Chinè.
Un incontro che una settimana fa, il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Antonio Gentile, aveva preannunciato, frutto di un “lavoro di raccordo politico e istituzionale” che il senatore aveva avviato, sollecitato dal sindaco di Locri che con una lettera aveva lanciato un accorato appello contro il declassamento e il depotenziamento dell’ospedale di Locri.
Il ministro Lorenzin dopo aver ascoltato le istanze dei sindaci, ha condiviso l’idea proposta dai primi cittadini, predisponendo l’invio immediato di ispettori ministeriali all’ospedale di Locri.
« Siamo soddisfatti-ha commentato il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, contattato da Lente Locale– un importante risultato che permetterà di verificare le criticità denunciate nel tempo, per poter realizzare un piano straordinario finalizzato a rilanciare il nostro presidio sanitario».
« Come sindaci-ha sottolineato poi il presidente del Comitato dei sindaci Rosario Rocca-continueremo a fare la nostra parte per l’affermazione del diritto alla salute sul nostro territorio».