di Gianluca Albanese
LOCRI – Continuano i disagi all’ospedale di Locri che, tra le altre cose, non risulta ancora in grado di analizzare i tamponi anti CoVid-19 nel proprio laboratorio di analisi, visto che gli stessi continuano a essere inviati a Reggio Calabria, con conseguenti ritardi nell’accertamento di eventuali contagi.
La notizia di ieri, però, è di quelle che danno il senso del dramma, fortunatamente solo sfiorato.
Fonti interne al nosocomio di contrada Verga, infatti, riferiscono che nella giornata di ieri sia giunto al Pronto Soccorso un bambino con la milza rotta e che lo stesso paziente sia stato dirottato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Polistena perché la TAC a Locri risultava chiusa.
Un trasferimento, quello del piccolo, che, sebbene sia stato compiuto con la massima attenzione, avrebbe potuto metterne a repentaglio la giovanissima vita, stante i grossi rischi corsi.
Attualmente, la prognosi è riservata.
Resta la grande preoccupazione per le continue disfunzioni dell’unico ospedale della Locride, che serve un bacino di potenziali 140.000 utenti.