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LOCRI – Il circolo Fratelli D’Italia di Locri attento alla situazione incresciosa in cui versa l’ospedale di Locri, visti gli ennesimi e recenti episodi di cronaca, vuole denunciare, sperando che l’attenzione sia sempre alta e i pazienti non si “spaventino” a denunciare, un altro episodio di malasanità nell’ospedale di Locri, ai danni di persone indifese e malate. Episodio noto in quanto un nostro iscritto è stato testimone dell’accaduto e direttamente interessato.
“E’ stata una giornata di ordinaria follia-. La mattina del 18 corrente mese purtroppo R.L. cade e si rompe il femore, trasportata con il 118 all’ospedale di Locri, , sapendo bene le problematiche in cui si trova il nosocomio locrese, con la dovuta pazienza ho atteso notizie e soluzioni del caso. Solo verso sera veniamo informati dell’impossibilità di ricovero in alcun nosocomio in quanto non si trova un posto in nessun ospedale della Calabria. La dottoressa di turno avvilita da tutto ciò vorrebbe chiamare il 118 e affidare a loro la paziente per un eventuale trasporto anche fuori regione. A tutto questo mi ribello – e dopo varie discussioni arriva la proposta di trasportarla all’ospedale di Polistena dove, in un modo o nell’altro, senza una soluzione certa forse l’avrebbero ricoverata il giorno seguente. Ovvio che i familiari rifiutano una soluzione cosi approssimativa vista anche la gravità del caso. Nel frattempo c’è il cambio turno dei medici e purtroppo non bastavano le problematiche in essere ma a complicare situazione è subentrato il nervosismo di alcuni medici che non sono riusciti ad affrontare i problemi con il solo risultato di complicare la situazione al punto di esasperare i pazienti. Proprio al pronto soccorso, infatti, si assiste alla scena di un paziente che fin dalla mattina su una barella con il femore e tibia rotti, esasperato, finirà per innervosirsi e scagliare qualsiasi oggetto contro personale infermieristico e medico. L’intervento dei Carabinieri servirà ad allontanare i familiari dei pazienti in attesa, fino a quando non veniamo richiamati in maniera plateale e nervosa dalla dottoressa-, accusandoci di aver lasciato soli i nostri cari. Ma giunti nella sala del pronto soccorso verremo tolti, nuovamente, increduli sul da farsi. Solo dopo molteplici chiamate siamo riusciti a trasportare la paziente a Soverato dove è stata ricoverata e avviate le procedure per l’operazione”. Ci riserviamo di produrre maggiori informazioni ed eventuali nomi.