di Gianluca Albanese
LOCRI – Il segretario territoriale del sindacato Fsi-Usae Emanuela Barbuto ha denunciato, con una dura nota inviata agli organi di stampa la “Soppressione degli uffici amministrativi dell’ospedale, in particolare l’ufficio del personale dove, ad alcuni dipendenti che da anni svolgono con competenza e dedizione le proprie mansioni, sono state inoltrate disposizioni di servizio che presumibilmente inducono a pensare ad una riorganizzazione della struttura amministrativa senza la necessaria e doverosa informazione nonché il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali”.
Nel mirino della sindacalista, il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Giacomino Brancati, del quale stigmatizza il metodo utilizzato “In quanto – ha scritto nel comunicato – trattasi di lavoratori i quali hanno sempre svolto con abnegazione e professionalità il proprio dovere istituzionale, colpiti da ordini di servizio talvolta accompagnati da discutibili procedimenti disciplinari, volti a demotivare e ledere la dignità degli stessi, la scrivente coglie l’occasione per ribadire l’importanza che rivestono tali uffici sia per i cittadini di questo territorio ma soprattutto per i lavoratori, i quali, continuano a subire sulla propria pelle i gravi disagi di questa gestione inconcludente in quanto si vedranno costretti a recarsi a Reggio Calabria anche per richiedere un semplice documento. L’ospedale di Locri che rappresenta la realtà piu grande di tutta l’Asp continua ad essere svuotato internamente in maniera subdola e silenziosa”.
Pertanto, la Fsi Usae invita il governatore della Regione a “Intervenire nel più breve tempo possibile, passando dalle parole ai fatti, revocando l’incarico al direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria per attuare quel cambio di gestione ormai urgente e indifferibile al fine di approdare ad una sanita’ che assicuri ai cittadini di questo territorio il diritto alla salute”.