(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – “Paghino i responsabili e non i cittadini! Diritto alla salute pubblica, gratuita e garantita!”.
E’ in sintesi il messaggio d’allarme lanciato questa mattina dal movimento politico Potere al Popolo – Reggio Calabria, in occasione della campagna di informazione, partita oggi dal presidio ospedaliero di Locri, con l’intento di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di difendere il diritto alla salute, così come sancito dall’articolo 32 della Costituzione, a favore di una sanità pubblica, efficace ed efficiente, contro il depotenziamento della sanità pubblica calabrese. Quello di stamane infatti, è stato il primo dei quattro appuntamenti settimanali previsti, a partire da oggi e fino al 27 novembre prossimo, i rappresentanti di Potere al Popolo varcheranno altri presidi ospedalieri, maggiormente colpiti dalla “crisi della sanità” e che versano in una situazione di carenza cronica di organico: dopo Locri, sarà la volta di Scilla, Melito di Porto Salvo e il Grande Ospedale Metropolitano.
Tra le richieste specifiche che Potere al Popolo rivendica per una sanità più efficiente: Potenziamento del Personale, Edilizia Sanitaria, Partecipazione, Territorialità e Prevenzione.
Sul primo punto, il 1° agosto il Tavolo Adduce ha auspicato di prevedere in tempi brevi, un Piano Pluriennale di investimenti e un Piano Straordinario di assunzioni per gli ospedali e soprattutto, per la medicina territoriale. Per garantire un livello di assistenza sanitaria dignitosa, sarebbe indispensabile che il Governo, approntasse un piano di reclutamento del personale medico e di assistenza, se non altro per coprire la carenza della pianta organica; 1000 sono i medici mancanti solo nella Regione Calabria e si stima inoltre, un bisogno di 4mila unità di paramedici.
Sul versante dell’Edilizia Sanitaria invece, si richiedono maggiori investimenti in tema di pianificazione e progettazione.
E ancora maggior Partecipazione perché, “nessun rapporto di fiducia può esistere tra servizio sanitario regionale e i calabresi, senza partecipazione diretta alle scelte e senza un controllo popolare sui bilanci e sui servizi”.
Sul fronte della Territorialità e Prevenzione, Potere al Popolo sollecita un immediato sviluppo delle Reti Territoriali Assistenziali, i cui “nodi virtuosi” risultano essere le Strutture Territoriali Sanitarie Intermedie come le UCCP, ovvero le Unità Complesse di Cure Primarie e contestuale attuazione del Decreto 166/2017 del commissario regionale alla sanità che prevede l’istituzione di 12 “Case della Salute”, alcune già finanziate per decine di milioni di euro e mai rese operative, come quelle di Scilla e Siderno. E poi, potenziamento dei consultori per assistenza alla famiglia e l’istituzione della Rete Regionale Territoriale delle Demenze.
«Noi – ha dichiarato alla nostra testata Monica Quaresima, rappresentante di Potere al Popolo – siamo a favore della sanità pubblica e del potenziamento, occorrono investimenti nelle strutture sanitarie; siamo a conoscenza che sono stati già stanziati 14 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale di Locri, a rischio di esser persi però, qualora non venissero utilizzati entro il 31 dicembre. Siamo per il potenziamento della rete territoriale, strettamente necessaria per decongestionare il Pronto Soccorso e per avere una sanità di qualità. E naturalmente, assunzione di nuovo personale, perché quel poco che allo stato attuale opera, è sottoposto a turni massacranti e si potrebbe incorrere in episodi di malasanità, non avendo la giusta lucidità per intervenire. Noi chiediamo all’utenza – ha proseguito – una coesione con il personale, dobbiamo unirci e mobilitarci perché lottiamo per la stessa battaglia, per uscire da una situazione emergenziale di disfunzionalità. La sanità è un diritto sancito dalla nostra Costituzione che va preteso, questo territorio non può essere dimenticato e avere un destino diverso da quello del resto dell’Italia. Deve essere potenziata tutta la rete della sanità calabrese».
Da qui a breve intanto, come riportato da Lente Locale qualche giorno fa, dopo il vertice dei sindaci della Locride con il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, al quale ha partecipato il neo direttore sanitario Antonio Bray, saranno adottati una serie di provvedimenti, come l’installazione di una nuova tac (che sarà collaudata il 20 dicembre) e della risonanza magnetica, nonché l’avvio di una procedura concorsuale di individuazione del nuovo primario di Ortopedia, piccoli passi avanti che per Potere al Popolo «Non possono – ha rimarcato Monica Quaresima – non trovarci favorevoli, quello che sta uccidendo la sanità calabrese è l’immobilismo, basti pensare ai vari anni di commissariamento e oggi anche dell’Asp reggina. Chiediamo che qualcosa si faccia, qualsiasi piccola scintilla che dà l’idea di un inizio va bene, ma è chiaro che si tratta di “piccoli contentini”. La questione deve avere un seguito».
Superate le 4 tappe nelle quali si articoleranno le iniziative di informazione e sensibilizzazione di Potere al Popolo, è già in programma il 13 dicembre prossimo a Reggio Calabria, un’assemblea pubblica che verterà proprio sulla sanità calabrese.