di Gianluca Albanese
LOCRI – “Non possiamo rischiare di trasferire i pazienti CoVid della Locride fuori regione. Ecco perché il nostro comprensorio deve fare un passo in avanti e consentire l’apertura di un reparto CoVid all’ospedale di Locri in tutta sicurezza, non tanto per il personale sanitario che è già vaccinato, ma per l’utenza”.
Il consigliere regionale di Forza Italia Raffaele Sainato ha concluso così la propria breve diretta facebook iniziata poco dopo mezzogiorno per fare il punto sull’offerta sanitaria in una Locride in cui aumentano in maniera esponenziale i contagi da CoVid-19 e con un reparto pazienti CoVid del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria prossimo alla saturazione dei posti letto.
In apertura, Sainato ha detto di aver avuto “Un confronto franco col commissario dell’Asp di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi, il quale – ha detto – ha espresso l’idea di aprire reparti CoVid negli ospedali di Locri e Melito Porto Salvo proprio per scongiurare il rischio di dover trasferire i pazienti affetti dal virus fuori regione. Gli ho chiesto di non sospendere i ricoveri in area medica perché purtroppo la povera gente, che non ha la possibilità di curarsi altrove, non soffre solo di questo”.
A questo punto, il consigliere regionale ha iniziato una serie di frecciate che appaiono rivolte, pur senza mai menzionarlo, al sindaco di Locri Giovanni Calabrese.
“Qualcuno – ha detto Sainato – coltiva l’arte di generare confusione dicendo alcune cose in privato e il loro contrario in pubblico. Io, nei mesi passati, feci tante proposte: dal trasferimento del reparto di Pneumologia (o la creazione di un vero e proprio reparto Covid) all’ex ospedale di Siderno, e sostenni l’idea della compianta presidente Santelli di creare un ospedale da campo fuori dal nosocomio locrese, che coi suoi 40 posti avrebbe garantito le cure, senza togliere nulla ai reparti ordinari. Purtroppo, il “signor no” si oppose alla mia idea, forse perché non era stata sua, e ora soffia sul vento del malcontento paventando, come sempre, il rischio di una chiusura dell’ospedale di Locri che, vi garantisco, non avverrà mai. L’ospedale di Locri – ha aggiunto – continuerà la sua attività, così come aprirà la Casa della Salute a Siderno, ma ambedue le strutture dovranno dare servizi al territorio”.
Sainato ha detto di aver condotto uno studio specifico sui flussi di pazienti ricoverati all’ospedale di Locri “Dal quale è emerso – ha detto – che è drasticamente diminuito il numero dei ricoveri, segno che la gente ha perso la fiducia. Tuttavia, il reparto di Pneumologia è uno di quelli che funziona benissimo, come un hotel a cinque stelle, ed è giusto che i pazienti CoVid siano curati lì, perché il reparto è attrezzato, ma dovrà essere fatto in sicurezza”.
Due gli appuntamenti imminenti e importanti annunciati dal consigliere forzista.
“Lunedì è stato convocato il consiglio regionale e in quelle sede esigerò dal Commissario Regionale all’emergenza sanitaria Guido Longo tutte le risposte alle quali la gente del mio territorio ha diritto. Io penso che Longo sia una persona per bene – ha aggiunto Sainato – ma non ha le giuste competenze”.
E poi c’è, soprattutto l’incontro del Comitato di Rappresentanza dei sindaci all’Asp di Reggio Calabria convocato per sabato pomeriggio dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà su richiesta del commissario dell’Asp di Reggio Gianluigi Scaffidi.
“Avrei preferito che anche i consiglieri regionali fossero invitati – ha osservato Sainato – ma comunque chiedo a tutti, in primis ai sindaci e alle associazioni di categoria, di sedersi insieme e di lavorare per trovare soluzioni, informandosi, raccontando la verità e senza perdersi nei soliti proclami del “signor no” perché prima di ogni cosa viene la salute dei cittadini”.