R. & P.
Alla luce di alcune recenti dichiarazioni rese in merito alla sentenza con cui il TAR ha rigettato il ricorso, promosso dal Comune di Siderno ed appoggiato da un comitato cittadino, contro i lavori di ammodernamento del T.M.B., l’Osservatorio Cittadino sui Rifiuti di Siderno ritiene doveroso esprimere la propria posizione in merito ad un tema delicato che va affrontato con pragmatismo e realismo.
Riteniamo, infatti, che sia assolutamente utopistica la posizione di chi invoca una chiusura dell’attuale impianto, come se da un giorno all’altro i rifiuti di quasi un quarto di provincia -la cui raccolta è già di per sé un problema- potessero essere conferiti altrove. Del resto, ancora una volta, siamo chiamati a ricordare, anche a quanti si dichiarano esperti in materia, che l’impianto di Siderno non è una discarica ed è stato progettato con il preciso compito di smistare le varie frazioni merceologiche della raccolta differenziata. Altresì è bene precisare che il piano regionale in materia di gestione dei rifiuti prevede la sola riconversione dell’attuale impianto – rimanendo invariato il processo “industriale” di separazione- in un “moderno polo tecnologico di recupero spinto di materia dai rifiuti urbani e di valorizzazione della differenziata secca”, significando che tale operazione (revamping) non inciderà sui quantitativi di rifiuti che verrebbero conferiti, i quali rimarrebbero pressoché invariati. Ancora, ci domandiamo come possano alcune associazioni cittadine opporsi anche alla realizzazione di una strada di collegamento tra lo svincolo della nuova 106 e l’impianto, la quale, evitando il transito dei mezzi nel centro abitato, apporterebbe indubbi benefici in termini di mancanza di emissioni di gas di scarico e di miasmi provenienti dagli autocompattatori.
Allo stesso tempo sarebbe ingenuo adagiarsi sulle promesse di Regione e Città Metropolitana non vigilando, come avvenuto in passato, sulla corretta realizzazione del progetto e sulla gestione dell’impianto. E’ noto ed evidente che l’impianto di Siderno, in passato, sia stato gestito male ed abbia prodotto- a causa dei cattivi odori- non pochi disagi alla cittadinanza e alle vicine attività produttive.
Quest’ Osservatorio si è costituito proprio allo scopo di vigilare che la gestione dell’impianto e la raccolta dei rifiuti sul territorio comunale vengano effettuati in maniera ottimale. La nostra posizione resta salda: salutiamo favorevolmente i lavori di ammodernamento dell’impianto di Siderno, a patto che alle associazioni e ai cittadini, supportati dall’Amministrazione Comunale, venga data la possibilità di controllare periodicamente la gestione e la manutenzione del nuovo impianto.
Altro punto saldo su cui questo Osservatorio sarà intransigente è che non dovrà essere concessa a nessun altro Comune- diverso da quelli già previsti – la facoltà di conferire i propri rifiuti presso l’impianto di San Leo.
Ai nostri concittadini rivolgiamo infine l’appello affinché continuino a differenziare e lo facciano sempre meglio, perché ognuno di noi, nel proprio piccolo, può dare il proprio contributo ad uscire dalla situazione perennemente critica dei rifiuti, producendone sempre meno e differenziando sempre di più.
Agli Enti preposti, Regione in primis, invece chiediamo: 1) la sollecita individuazione del sito dove realizzare la discarica di servizio al T.m.b., col forte auspicio che in tale scelta venga escluso totalmente il nostro territorio comunale; 2) di consentire ai Comuni che attualmente conferiscono la propria frazione organica (la principale fonte di emissione odorigena insieme all’indifferenziato) presso il T.M.B. di Siderno di gestirla presso impianti da realizzare ad hoc sul territorio di competenza; 3) che all’impianto T.m.b. di Siderno dovranno conferire soltanto i Comuni che, secondo gli attuali dettami normativi, effettuano regolarmente la raccolta differenziata.
La Presidente
Mariarosaria Tino