SIDERNO – Le isole ecologiche a Siderno si moltiplicano. Apprendiamo dai siti d’ informazione locale, e solo da quelli, perché sull’albo pretorio del Comune non vi é traccia, che l’Amministrazione Comunale ha allestito un centro di raccolta provvisorio per le “suppellettili danneggiate dall’alluvione”, suscitando in noi alcune inevitabili riflessioni. Ci chiediamo che senso abbia creare un centro di raccolta provvisorio in un luogo diverso dal Piazzale della Cittadinanza Europea, dove solitamente avviene il conferimento degli ingombranti e, soprattutto, perché il fantomatico Centro Cittadino di Raccolta dei rifiuti sito in località Pellegrina continua ad essere chiuso al pubblico, nonostante il certificato di regolare ultimazione dei lavori datato 15/7/2016 e la Determina (mai revocata) n.823 del 6/9/2016 di messa in esercizio della stessa.
Per capirne di più, ci siamo recati al campo sportivo per chiedere informazioni all’addetto comunale preposto alla raccolta delle suppellettili danneggiate durante l’alluvione, ma con grande stupore, abbiamo trovato un cassone scarrabile incustodito, in cui qualcosa, non si come, effettivamente era stata conferita. Cosa ancora più sorprendente, il cassone risultava provvisto di una chiusura a soffietto contro gli agenti atmosferici, a differenza di quelli collocati nel Centro Cittadino di Raccolta dei rifiuti, costati fior di migliaia di soldi pubblici ma privi di copertura.
Successivamente abbiamo raggiunto l’ ”Isola Ecologica” di località Pellegrina e approfittando dell’apertura del cancello principale per dei lavori in corso d’opera, siamo entrati con in mano il progetto ufficiale, acquisito a suo tempo dall’albo pretorio.
Abbiamo così notato con grande disappunto gravi difformità rispetto a quanto realizzato, trovando il piazzale sempre più invaso dalle canne che fuoriescono dall’asfalto, i cassoni pieni d’acqua piovana, di sfalci di potatura e materiali vari depositati alla rinfusa, i contenitori per i rifiuti speciali, toner e farmaci inesistenti. Manca inoltre un sistema antincendio, il sistema di raccolta delle acque meteoriche é realizzato in modo parziale, non sono state realizzate la pavimentazione dell’area destinata al parcheggio né la sistemazione del verde pubblico con ulivi cipressini e l’area resta invasa dalle sterpaglie e dal canneto. In compenso, però abbiamo assistito ai lavori per la realizzazione di una nuova recinzione ed una tettoia non previste nel progetto originale.
Viene spontaneo chiedersi che senso abbia spendere altri soldi pubblici (l’appalto dell’isola ecologica é costato oltre 180.000 euro e questi nuovi lavori comportano una spesa aggiuntiva di 8.000 euro) per chiudere un’area all’interno di una zona già recintata. Forse si temono incursioni da parte di cittadini fin troppo virtuosi con la brama di conferire i rifiuti nottetempo o di coloro, che avendo tranciato la rete, come da noi stessi formalmente segnalato, potrebbero entrare per non si sa quali fini? Ma soprattutto ci si chiede come sia possibile che siano stati pagati lavori non realizzati o realizzati male! Chi doveva controllare l’ha davvero fatto?
Il Direttivo – Osservatorio Cittadino Rifiuti Siderno