R. & P.
Trascorso un altro Natale e varcata la soglia di un nuovo anno attendiamo l’Epifania che sancirà la fine delle festività. La Segretaria SPI CGIL Reggio Calabria Area Metropolitana affida ad una nota le sue riflessioni – “Cosa è cambiato nel cuore degli adulti, soprattutto di coloro che possono influire sul cambiamento? Purtroppo, l’incantesimo delle festività sta svanendo e ci apprestiamo ad affrontare nuovamente la dura realtà quotidiana. Per molti di noi, rimane il desiderio di migliorare il mondo e la volontà di far sentire la nostra voce, come ci ha esortato il nostro Papa.”
“Vorrei condividere una storia che dovrebbe far pensare.” “In un piccolo paese, gli anziani rimasti aprono il loro cuore all’accoglienza di chiunque abbia bisogno. Quasi magicamente, il borgo abbandonato rinasce, avvolto da una nuova luce, e diventa un luogo incantato dove le poche persone rimaste si sentono meno sole. Questo luogo magico è caratterizzato da un’armonia e da un’umanità tali da far comprendere alle persone, anche senza parlare, la stessa lingua. “La storia continua positivamente per diversi anni”, – prosegue la Segretaria Mimma Pacifici – finché non subentrano delle regole scritte. Un uomo che vive in un castello distante e apparentemente estraneo ai veri bisogni della comunità inizia a dettare regole e restrizioni. Sebbene inizialmente portino aiuti economici al borgo, queste regole cominciano a stravolgere la natura stessa del luogo incantato, rispondendo più alle esigenze esterne che a quelle reali della comunità.”
“La magia svanisce quando il borgo, reso visibile e oggetto di invidie, viene distrutto. – continua il racconto – Tuttavia, lo spirito di solidarietà e amore per il prossimo che anima la gente del borgo resiste. Così, il luogo accoglie tutte le persone sole in cerca di rifugio. La comunità si ritrova e ricomincia con lo spirito originario, nonostante le restrizioni imposte dalle regole scritte.”
“Ritengo – conclude – Mimma Pacifici di dover lanciare un messaggio a chi ha il potere decisionale. Non sempre le regole scritte sono la soluzione ai bisogni delle persone. La burocrazia, talvolta, impedisce di rispondere efficacemente alle necessità immediate. Non possiamo e non dobbiamo assolutamente dimenticare che dietro ogni richiesta c’è una persona con una storia e delle esigenze reali.”
Un appello quello della Segretaria SPI CGIL ad essere più umani e flessibili nelle regole, specialmente quando si tratta dei bisogni primari delle persone. Un’esortazione, dunque, a cercare soluzioni che rispettino la dignità di ognuno, evitando inutili ostacoli burocratici. “Solo così – chiosa – potremo costruire un mondo più inclusivo e solidale, in cui la vera magia risiede nell’amore e nella comprensione reciproca.”