Parte sabato prossimo, 4 novembre, la kermesse che vedrà protagoniste le bellezze della struttura di contrada Palazzi e del comprensorio della Locride che potranno dare delle grandi soddisfazioni in un futuro non molto lontano
di Antonio Baldari
Parte la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Casignana c’è. Infatti, quella che costituisce la più importante vetrina del settore prenderà l’abbrivio sabato prossimo, 4 novembre, in quel di Paestum, e l’Amministrazione guidata dal sindaco, Rocco Celentano, porterà in dote non soltanto il progetto di valorizzazione della villa romana di Casignana ma anche i siti archeologici romani insistenti nel comprensorio della Locride.
Alla conferenza stampa di presentazione della predetta iniziativa progettuale saranno presenti Rocco Celentano, primo cittadino casignanese, affiancato da Franco Crinò, nell’espressa qualità di vicesindaco; Agata Mazzitelli quale consigliera delegata alla cultura; Sergio Marando, Rup del succitato progetto; Loredana Musolino nelle vesti di supporto tecnico amministrativo al Rup, e infine Umberto Panetta, direttore dei lavori e capogruppo progettisti.
Alla kermesse, come detto poc’anzi, vi sarà spazio anche per la presentazione dell’itinerario altrimenti appellato “Locride Romana”, vedendo in tal senso la partecipazione di Giacomo Crinò, consigliere regionale Calabria; Francesco Macrì, presidente del GAL “Terre Locridee”; Giuseppe Fontana, sindaco di Locri, partecipe così come il collega, primo cittadino di Gioiosa Jonica, Luca Ritorto; e poi ancora Vincenzo Tavernese, vicesindaco di Marina di Gioiosa Jonica, e Alessandro Borruto per la Commissione straordinaria del Comune di Portigliola: il meeting sarà moderato da Antonio Blandi, Project Manager di “Officine delle Idee”.
Giova, infine, ricordare come la Villa Romana di contrada Palazzi di Casignana rappresenti uno dei complessi di epoca romana più importanti dell’Italia meridionale, conservando il più vasto nucleo di mosaici finora noto in Calabria, per una struttura estesa di oltre 4mila 700mq, articolata in ambienti termali, residenziali e di servizio: l’area archeologica si estende per circa 15 ettari a monte e a mare della Strada Statale 106, costituendo un vero e proprio scrigno di bellezza ancora tutto da scoprire, unitamente alle altre gemme della Locride, disseminate qua e là, che dànno un’identità “tutta romana” al comprensorio e, per esteso, alla regione Calabria che può dare molte soddisfazioni in un futuro non molto lontano.