di Gianluca Albanese
SIDERNO – Coniugare la fruizione dei palazzi storici cittadini con l’arte contemporanea. È il principale obiettivo della manifestazione “Palazzi in mostra”, ideata, organizzata e realizzata dall’associazione “Siderno 2030”. La prima tre giorni, dal 27 al 29 dicembre scorsi, ha avuto luogo a palazzo Russo, risalente agli anni ’20 del secolo scorso, che ha ospitato la mostra sulla maternità del compianto scultore sidernese Giuseppe Correale.
Nel corso delle tre giornate i numerosi visitatori hanno potuto così varcare l’ingresso della villa che si affaccia sulla statale 106 e che guarda verso il mare. Di proprietà di una famiglia di antichi industriali nel settore dei materiali da costruzione, mantiene inalterato il proprio fascino, col giardino all’italiana ben curato dai volontari di “Siderno 2030”, mentre tra specchi, affreschi e pareti dai colori raffinati sono state collocate le opere del maestro Correale. Da quelle in bronzo a quelle realizzate in gesso, l’opera dello scultore sidernese “che raffiguri una donna del paese – scrive lo storico e critico d’arte Gianfrancesco Solferino – o la Vergine Maria” non importa. “Correale – prosegue – guarda al mistero della vita che nasce dal grembo femminile e le racconta attraverso le sue opere con eterea carnalità, devozione e disincanto, ma soprattutto con un trasporto che è tutto autobiografico”.
Ad accogliere i visitatori, in quello che è stato uno dei principali eventi delle festività di fine anno a Siderno, il figlio dello scultore Francesco, dipendente comunale, mentre alcuni musicisti come il violinista Francesco Sgambelluri e il pianista Gianfranco Ozzimo hanno dato vita ad apprezzate esibizioni.
Martedì 28, inoltre, la figlia Valeria ha presentato, nella sala delle adunanze del palazzo comunale, il volume “Giuseppe Correale, incontro tra anima e materia”.
Grande soddisfazione è stata espressa, al termine della rassegna, da tutto il gruppo dirigente di “Siderno 2030” che si propone di proseguire a breve la manifestazione organizzando degli eventi culturali in altri palazzi storici della città. “Al di là di quelli del borgo antico di Siderno Superiore – ha spiegato la dirigente dell’associazione Antonella Avellis – come i palazzi De Mojà, Falletti e Amato, puntiamo a valorizzare i palazzi del centro cittadino, che non mancano e che devono essere fruibili e godere dell’attenzione che meritano”.
Di seguito la nota stampa ufficiale diffusa dagli organizzatori:
Conclusa la tre giorni dell’evento PALAZZI IN MOSTRA.
La Maternità” vista attraverso le opere di Giuseppe Correale…Villa Russo, splendida dimora del Novecento, ha accolto le opere dell’artista sidernese e la nostra città è tornata a essere, dopo lungo tempo, centro di cultura, bellezza, arte, storia.
La manifestazione Palazzi in mostra è nata con lo scopo di contribuire alla riscoperta del patrimonio storico architettonico e culturale di Siderno.
Attraverso la valorizzazione delle peculiarità e delle risorse e dei talenti del nostro territorio, si è voluto avviare un progetto che abbia il fine di rafforzare l’identità di Siderno creando nel tempo un percorso condiviso tra le diverse comunità della Riviera dei Gelsomini all’interno di un contesto unitario, una rete culturale territoriale solida e organizzata.
In tale ottica è stato immaginato per Siderno un progetto di valorizzazione delle ville e dei palazzi storici della Marina e del Borgo Superiore.
Un percorso di conoscenza che apra finalmente le porte di questi luoghi d’eccellenza, reinterpretate come contesto ideale per installazioni e mostre di artisti che hanno fatto grande il nostro territorio e di giovani talenti da scoprire.
Ecco allora che le residenze d’epoca divengono al contempo patrimonio da mostrare e cornice esclusiva per mostre ed eventi culturali.
Un patrimonio da mettere a disposizione dell’intera comunità, luoghi pubblici e privati da far rivivere, strumenti per la messa in opera di una strategia mirata ad attrarre un turismo colto.
Grazie alla collaborazione dei proprietari, che auspichiamo divenga sempre più larga, queste residenze potranno aprire i loro cancelli, così come sono stati spalancati generosamente i cancelli di Villa Russo, rappresentazione concreta di un tempo trascorso, nei cui interni si raccontano ancora vicende familiari e storie di rinascita di una comunità che deponeva le armi della guerra per abbracciare un futuro più roseo.
Palazzi e ville da mostrare e mostrarsi alla cittadinanza, facendo vivere nell’eleganza, discreta e raffinata dei propri saloni, un viaggio alla scoperta di un passato che racconta le nostre radici e che diviene base solida su cui costruire, per il futuro, un turismo “alternativo” di qualità.
Dopo tre giornate intense e ricche di tante emozioni, si è conclusa così questa ricca iniziativa.
È stata un’esperienza bellissima che ha arricchito tutti coloro i quali a vario titolo sono intervenuti, facendo riscoprire ai più un pezzo della Siderno talentuosa, gentile e laboriosa.
Grazie a chi ha avuto l’idea, a chi ha contribuito a vario titolo a organizzare queste tre giornate di arte, bellezza, musica e armonia senza risparmiarsi.
La Città ha gradito, ringraziato e chiesto vivamente di continuare, segno che il nostro territorio ha voglia e bisogno di iniziative come questa.
Vogliamo in particolar modo rilevare la presenza massiccia di giovani, che hanno visitato la mostra con grande interesse e curiosità, affamati di notizie sulle origini storiche della propria Città.
Per Siderno 2030, fondata proprio sull’amore incondizionato per Siderno, coltivare Cultura è un impegno assunto che sarà assolto con la generosità di sempre.