R. & P.
PALIZZI – La lista degli indagati aumenta, al sindaco Scerbo, imputato in concorso con la moglie per condizionamento della campagna elettorale, si unisce ora il vicesindaco.
Nella relazione di saluto a questa nuova amministrazione comunale la capogruppo esordí con le parole di San Paolo: “Abbiamo combattuto la buona battaglia, ma non abbiamo perso la fede”.
La stessa fiducia ci ha sostenuto e accompagnato da quel 4 giugno 2014 ad oggi, giorno in cui siamo testimoni della pagina più squallida della storia politico-amministrativa di Palizzi. Con grande senso di responsabilità abbiamo svolto il nostro ruolo istituzionale che prevede soprattutto il controllo degli atti e dell’attività gestionale. Oggi riceviamo alcune risposte alla negazione del nostro diritto primario di consiglieri comunali, quello di accesso agli atti. Di fronte a tali avvenimenti è la memoria che prende il sopravvento e quasi si sostituisce alla realtà; i tanti consigli comunali le cui registrazioni audiovisive contengono la prova ineludibile delle dichiarazioni e delle posizioni di tutti i consiglieri presenti, ancora aspettano di essere visionati dalla minoranza. Questa e tante altre richieste inevase, fino allo sfinimento abbiamo cercato di accedere a documenti importanti per il nostro ruolo e abbiamo ricevuto insulti, umiliazioni e risibili giustificazioni.
Abbiamo cercato di tutelare questa comunità almeno dallo scontro sociale fisico, alle ripetute e negate richieste della sala consiliare per un’assemblea pubblica, abbiamo resistito per non acuire gli animi di chi, nella semplicità delle proprie idee politiche, avrebbe potuto incorrere in problemi giudiziari. Questa scelta, forse, non è stata compresa fino in fondo da tutti, soprattutto da chi ancora pensa che la forza della propria integrità, contro l’oppressore, si dimostri nelle piazze con la volgarità della comunicazione e la violenza del linguaggio.
Abbiamo riposto tutta la nostra fiducia nelle forze dell’ordine, il senso profondo dello Stato e della democrazia ha caratterizzato ogni nostra azione politica e amministrativa; il Gruppo di Minoranza apprende, non con sorpresa, la notizia del fallimento disonorevole di questa amministrazione, avendo segnalato in consiglio comunale, ogni volta, le contraddizioni e le illegittimità dell’indirizzo che precedeva la gestione, nonché l’inesistente programmazione. Il ricorso al Tar sul bilancio 2015 e le denunce ricevute con i costi da esse derivanti li abbiamo affrontati con i nostri soldi, di cittadini onesti e con la stessa serenità abbiamo affrontato minacce e ritorsioni.
La vera vittima di questa vicenda è la comunità di Palizzi, quanti sono stati ingannati con promesse di lavoro, chi ha permesso che un potere ostentato e, a questo punto, millantato, potesse giocare con la vita delle persone facendo leva sul loro bisogno, chi ha violato la serenità delle famiglie squarciandole e vantandosi di averlo fatto.
Palizzi è ferito nell’onore, colpito nella sua normalità, tipica di un paese fatto di gente semplice, con un tessuto economico debole, ma costituito da tante persone che hanno creduto e continuano a credere nella Giustizia.
ANGELO NUCERA
PER CONTO DEL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA