R. & P.
“Incentivi proporzionali al rischio e al disagio che gli operatori della sanità stanno vivendo in modo da sostenere il grande sforzo che infermieri, oss, tecnici, ostetriche e tutto il personale sanitario, stanno mettendo in campo per far fronte alla pandemia. Così come sta già avvenendo in altre regioni d’Italia”.
E’ quanto chiede Francesco Anoldo, segretario regionale Confintesa Sanità Calabria.
“Stiamo chiedendo molto ai lavoratori della sanità, è il momento ora di dare, giustamente, un segnale di riconoscimento tangibile; per questo chiedo alla Regione Calabria di discutere in tempi brevi di come tradurre in pratica questo sentimento di gratitudine che la collettività esprime in modo così evidente – spiega il segretario -. In questo momento è indispensabile che chi lavora negli ospedali e nelle aziende sanitarie sia sostenuto nel sacrificio quotidiano, professionale e umano, a cui è sottoposto per tirarci fuori dall’emergenza”.
“Il periodo di commissariamento, ha penalizzato di molto gli operatori della sanità calabrese in termini di salario, carriera, valorizzazione delle competenze, opportunità di crescita, rispetto ai colleghi di tante altre Regioni urge, anche in Calabria, prevedere ed utilizzare le risorse aggiuntive (Rar) per valorizzare il lavoro e la produttività.
Questo è il momento di essere concreti e coerenti. E’ il momento di riconoscere a tutto il personale impegnato in queste settimane, in modo eccezionale, nei reparti ospedalieri e in tutti i servizi di assistenza sanitaria alle persone e alle comunità della Calabria, la giusta gratificazione anche economica. Si tratta di professionisti che quotidianamente indossano divisa e mascherina per tutelare la salute di tutti. Sono certo- conclude Anoldo- che la Regione Calabria sarà con noi per riconoscere pienamente il loro impegno”.