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«Duole costatare come in questi giorni un accanimento mediatico coinvolga un uomo di indubbia statura umana e pubblica come l’Avvocato Leo Autelitano Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Promozione Italia, considerata la propria attività sociale a favore delle Comunità, non può dimostrarsi inerte di fronte ad una tragedia che ha colpito il territorio aspromontano e che nulla ha a che fare con responsabilità di scelte amministrative dell’EPNA. Basta consultare il sito dello stesso Ente per rendersene conto. La stessa mano porta avanti il proprio disegno scaricando responsabilità politiche per il mero gusto di colpire una figura che, per storia personale, ha sempre dimostrato rettitudine ed onestà intellettuale. Ora è il momento di ricostruire e non di chiedere inutili dimissioni, è il momento di dimostrare vicinanza ed idee progettuali, è il momento che la politica calabrese si interroghi sul futuro delle aree protette del territorio e non presentare interrogazioni parlamentari senza aver preso visione di atti e non conoscendo nemmeno il portone dell’Ente Parco Nazionale. E’chiaro ed evidente tuttavia, il disegno politico che sta alla base di certi comportamenti ostativi: colpire politicamente e trovare un capo espiatorio per esporlo al pubblico ludibrio. Ed invece abbiamo assistito all’intervento di migliaia di Volontari, di gesti di solidarietà encomiabili di altri Enti Parchi Nazionali Italiani, “una catena d’amore resistente” che ha aiutato le Comunità colpite e che è risultata fondamentale per evitare altre catastrofi nella catastrofe. Ovviamente mentre accadeva questo, la politica calabrese, nel frattempo, studiava come trovare il modo per affondare il “colpo della poltrona”. Invece da subito Promozione Italia si farà portavoce della costituzione di un Comitato degli Enti di Terzo Settore Nazionali proponendo all’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte un percorso alternativo di rinascita anche socio-culturale per il territorio. Al Presidente Autelitano, alla figura di uomo retto ed onesto, Promozione Italia chiede di resistere per il bene del territorio e della verità».
Pasquale Ciurleo