DALLA SEGRETERIA FEDERALE DI REGGIO CALABRIA- PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA- RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, per le irregolarità commesse durante la gestione amministrativa del comune reggino. Non è bastato il totale sfascio della sanità calabrese, non lo ha reso soddisfatto vedere la Calabria sommersa dai rifiuti, non è stato sufficiente nemmeno l’imbarazzo nel far finta di non sapere, inizialmente, che la regione avrebbe “ospitato” le tristemente famose armi chimiche siriane presso il porto di Gioia Tauro a imporgli quella che sarebbe stata la sua migliore decisione politica: quella di dimettersi. Imperterrito ha continuato a decantare il suo “modello Reggio”, un prototipo fallimentare sperimentato, in primis, nel Comune di Reggio Calabria con effetti peggiori di quelli di un terremoto, che ad oggi ha solo prodotto la totale devastazione delle realtà a cui sia stato applicato.
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Scopelliti, dopo aver preso in giro per anni i suoi elettori e i calabresi tutti, finalmente estromesso dalla carica istituzionale che ha ricoperto per troppo tempo, a causa di una sentenza che rende palese quanto marcio sia stato il suo modo di amministrare Reggio Calabria e tutta la regione, abbia la delicatezza e, se non altro, il buon senso di ritirarsi totalmente dalla vita politica.
Tuttavia per risollevare al più presto le sorti di questa Regione non basta che sia solo Scopelliti a pagare il prezzo del degrado morale in cui sono state fatte scivolare le istituzioni e la politica. Sarebbe moralmente opportuno che insieme a lui cadesse tutto il sistema di potere che ha dissanguato Reggio e la Calabria tutta: abbandonino le istituzioni tutti coloro i quali, intorno a lui, hanno costruito carriere politiche e occupato posti nelle istituzioni, compresi quelli che si sono smarcati abilmente negli ultimi mesi prevedendo che le cose potessero andare male.
Sarebbe necessario, inoltre, che i Consiglieri di opposizione, insieme ad ogni singolo Consigliere regionale, si assumessero la responsabilità, con le dimissioni, di portare alle estreme conseguenze quanto sentenziato dalla magistratura, mettendo fine alla legislatura regionale immediatamente affinché un’altra Calabria, quella onesta, abbia la possibilità di rialzarsi e di riabilitare la propria