di Redazione
LOCRI – Ci siamo occupati, nei giorni scorsi, dei pazienti dell’unità operativa “Recupero Neurologico” di Locri, definiti da più parti abbandonati, dopo il mancato rinnovo del contratto di lavoro stipulato con la cooperativa “Sollievo”.
L’Unitalsi di Locri, attraverso una nota stampa, ha fatto sapere che da 20 giorni, grazie ai propri volontari, sta offrendo la propria collaborazione, con la consapevolezza che tale azione fosse limitata nel tempo, giusto per permettere la riorganizzazione del servizio con personale adeguato.
«Ad oggi – è scritto nella nota – la situazione non solo non è stata risolta, ma nei confronti dei ragazzi ricoverati (il che è il vero dramma) è peggiorata, in quanto l’esiguo personale interno rimasto, pur facendo turni insostenibili, quando per qualche motivo contingente non ha il pieno supporto dei volontari, non è in grado di imboccare o prestare un servizio igienico adeguato, cui le persone in difficoltà avrebbero diritto, se non per carità cristiana, almeno per semplice dignità umana. Perciò- conclude la nota dell’Unitalsi – ci permettiamo di sollecitare una soluzione nel più breve tempo possibile, ed ai responsabili di recarsi, sul posto, a verificare quanto denunciato».
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