di Gianluca Albanese
SIDERNO – La festa provinciale dell’Unità, in programma ad agosto, si terrà a Siderno. Lo si è appreso alla cerimonia d’inaugurazione della nuova sede del circolo cittadino del Partito Democratico, sita in via dei Colli con affaccio sulla centralissima piazza Risorgimento.
Una kermesse partecipata da molti amministratori, militanti e dirigenti dei circoli di tutta la Locride.
Ha aperto i lavori la segretaria del circolo cittadino Giusy Massara, che ha ricordato come “Il lavoro del Partito a Siderno ha portato all’elezione del primo sindaco donna della storia di Siderno e di tutto il Partito Democratico nel Mezzogiorno d’Italia”.
Dopo un breve saluto della presidente dell’assemblea del Pd metropolitano Tania Bruzzese, e del segretario metropolitano Antonio Morabito, la stessa sindaca Mariateresa Fragomeni ha detto che “dopo la pandemia, serviva una sede fisica in cui tornare a riunirsi e a proseguire in sede politica il buon lavoro che stiamo facendo nell’amministrazione civica, in cui gli eletti delle due liste che hanno sostenuto la mia candidatura si sono uniti in un unico gruppo consiliare che prende il nome di Partito Democratico. Segno, questo, che il partito è riuscito ad aggregare pezzi importanti della società civile”.
Presenti al tavolo dei relatori i dirigenti nazionali Sebi Romeo (che ha rinunciato all’intervento per ragioni di tempo) e Giuseppe Falcomatà che ha visto nella presenza del senatore e responsabile organizzativo del Pd nazionale Stefano Vaccari “un grande segnale di attenzione al partito nei territori, che dà valore al lavoro di rigenerazione iniziato dal segretario regionale Nicola Irto. A Siderno, con la nuova amministrazione – ha concluso Falcomatà – sono state ripristinate democrazia e legalità”.
Proprio Vaccari ha parlato di “investimento del partito sulla Calabria che va consolidato, dopo il lungo periodo di commissariamento. Il Pd – ha proseguito – è una forza di governo seria e credibile ed è oggetto di tutta una serie di intimidazioni che spesso promanano da ambienti vicini a movimenti neofascisti, no-vax, pro Putin e così via. Ovviamente – ha aggiunto – il Pd sta dimostrando che attraverso la buona politica e le pratiche amministrative improntate alla legalità, si possono tenere i cittadini lontano dalla ‘ndrangheta che non c’è solo qua ma la sua presenza è stata scoperta (troppo tardi, a mio avviso) pure troppo tardi nella mia Modena. Siamo alternativi al centrodestra – ha concluso – e il test del 12 giugno, con 26 capoluoghi al voto, sarà una buona prova per quel campo largo che vede nel Pd il partito più radicato nel territorio e lo proporre alla guida del Paese”.