DA PAOLO FRAGOMENI DEL CIRCOLO PD DI SIDERNO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
Apprendo, da una nota di ‘Lente Locale’ della decisione di Mimmo Panetta di lasciare il Partito Democratico nel caso in cui PD e PDL dovessero condividere una esperienza di governo in questa fase. Si tratta di una presa di posizione non di poco conto per la caratura della persona e del politico che farà discutere.
Probabilmente in questa decisione avrà pesato il disagio che molti militanti sentono di vedersi accomunati alla forza politica, il PDL, maggiormente responsabile dello sfacelo economico, politico e istituzionale che è sotto gli occhi di tutti. Anche io, come ogni militante del PD immagino, ho desiderato una vittoria schiacciante del partito, tale da poter governare con una maggioranza certa nelle due Camere. Così, purtroppo, non è stato. Avrei gradito un accordo politico con m5s sulla base di una programma di governo improntato alle riforme, alla moralizzazione della politica e al rinnovamento generazionale. Anche questa strada si è rivelata impercorribile per l’ostinazione di Grillo a dire sempre NO ad ogni proposta di Bersani e del PD. Per cui ci troviamo in una situazione paradossale nella quale anche l’ultima opzione, quella di tornare alle urne è impossibile a causa di una legge elettorale indecente. Perchè è impossibile tornare alle urne? Per la semplice ragione che, se pure con qualche differenza percentuale a vantaggio o a scapito di questo o quello tra i soggetti politici oggi in campo, si riproporrebbe la stessa situazione di oggi. Allora? Cosa deve fare un partito la cui ‘mission’ è quella di rappresentare gli interessi generali del Paese a tutela della Nazione e degli italiani? Cosa deve fare un partito responsabile di fronte ad un bivio della storia? Lasciare che tutto vada alla malora per comodità o convenienza o perchè si concretizzi la cervellotica strategia di Grillo che mira allo sfacelo generale del Paese dalle cui macerie dovrebbe nascere la ‘Città del Sole’. Scappare di fronte alle responsabilità imposte dall’essere un grande partito nazionale a vocazione governativa? O fare una scelta di coraggio, non facile ma generosa, che probabilmente ci penalizzerà elettoralmente oggi ma che potrebbe rivelarsi fondamentale per la salvezza del Paese? La Direzione del PD ha deciso con generosità e coraggio, di fronte all’impossibilità di fare altre strade, di assumersi la responsabilità di formare un governo capace di risolvere alcune emergenze e di varare una nuova legge elettorale che garantisca governabilità e di accogliere l’appello accorato e autorevole del Presidente Napolitano in tal senso.Così si comporta un grande partito. Una bellissima canzone dice: “Se avrai calma e lucidità non subirai il fascino di comode scelte”. Mimmo è un politico troppo esperto ed intelligente perchè gli sfugga tutto questo. Faccia quel che vuole, resti o vada dove lo porta il cuore, siamo in libertà ma, non me ne voglia, sbaglia politicamente in maniera eclatante. Ora è il momento di ricominciare piuttosto, perchè l’idea di un grande partito popolare, europeo e di sinistra è tutt’altro che tramontata. Infine, pensando ai giovani, noi che di militanza ne abbiamo tanta sulle spalle, dovremmo insegnare che la politica non è mera testimonianza o astrazione ma assunzione di responsabilità.