DALL’EX SINDACO DI LOCRI GIUSEPPE LOMBARDO E DAGLI EX CONSIGLIERI RATUIS, DATTILO, MONTELEONE, FAZZARI, BRUGNANO, IERVASI, CAVO, GELONESE E MARANDO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
L’amministrazione Lombardo, a pochi giorni dall’elezione, ha potuto riscontrare che il Comune di Locri versava in una grave crisi finanziaria; di conseguenza, ha rimodulato il proprio programma, presentato agli elettori in campagna elettorale, riducendo la propria attività all’essenziale.
Si è provveduto ad eliminare qualsiasi spesa voluttuaria, allo scopo di garantire i servizi essenziali ed il pagamento degli stipendi dei dipendenti. Programma doverosamente illustrato e discusso in Consiglio Comunale, dove la minoranza consiliare, oltre a manifestare il proprio voto contrario, sosteneva (come sostiene anche oggi) che il Comune non si trova in una condizione finanziaria critica e che le doverose preoccupazioni esternate fossero solo piagnistei del sindaco e della sua Giunta. Tuttavia, nonostante la ritrosia della minoranza consiliare, il Consiglio Comunale deliberava, con i voti della maggioranza, di chiedere una verifica contabile finalizzata a valutare la reale situazione finanziaria dell’ente. Il Ministero competente disponeva la chiesta ispezione e nominava quale Ispettore il dottor Cervellini del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale a seguito dell’ispezione iniziata nel mese di aprile e conclusa a maggio del c.a., trasmetteva una relazione analitica ed impietosa, nella quale certificava non solo lo “sfascio” dei conti comunali, ma anche quali politiche dissennate, compiute dall’amministrazione Macrì tra gli anni 2007 e 2011, avessero determinato ed aggravato tale stato di crisi finanziaria. Ancor prima del formale deposito delle risultanze di tale ispezione la Corte dei Conti notificava all’ente la deliberazione n.48/2012 con la quale certificava l’inattendibilità e non veridicità del rendiconto al bilancio 2010 approvato dall’amministrazione Macrì. La Corte dei Conti, con la deliberazione n.310/2012, adottata all’esito dell’adunanza dello scorso 14 dicembre, ha riproposto all’attenzione di tutti, con evidente crudezza, la drammatica ed irreversibile situazione finanziaria del Comune di Locri, apponendo, quindi, un ulteriore “timbro” ufficiale che certifica i disastri prodotti dall’amministrazione Macrì negli anni 2007-2010. La Corte, infatti, sostiene che il Comune di Locri, in considerazione della complessiva situazione finanziaria appena descritta ed in assenza dell’adozione di specifiche misure correttive, si trova nell’impossibilità di fronteggiare validamente, con le modalità indicate dagli articoli 193 e 194 del Tuel, i crediti liquidi ed esigibili vantati da terzi e, analogamente, non appare in condizione di garantire l’assolvimento dei servizi indispensabili. Nello strenuo e misero tentativo di difesa politica del proprio operato gli ex consiglieri di minoranza, arroccati sull’Aventino, arrivano a sconfessare tutti coloro che hanno “osato” denunciare il reale stato finanziario in cui si trova il Comune di Locri, arrivando persino a dire, con non poca irriverenza, che la Magistratura Contabile non è il “Vangelo” così come avevano detto per la relazione “Cervellini”. In buona sostanza solo gli ex amministratori di Macrì sono detentori della Verità, gli altri, siano essi politici, Funzionari dello Stato o Magistrati, possono forse trovare posto in una delle fiabe di Collodi. Ancor più incredibile appare per gi ex consiglieri di minoranza che la Corte dei Conti abbia ritenuto che la procedura di riequilibrio finanziario intrapresa dai Commissari Prefettizi non possa applicarsi al nostro Comune, e che i rilievi al consuntivo 2010 sollevati con la deliberazione n.48/2012 rimangono in gran parte irrisolti e irrisolvibili. Ciò non di meno la corte dei Conti ha valutato l’opportunità di sospendere l’emissione della dichiarazione coattiva del dissesto finanziario per rimettere alle valutazioni delle sezioni riunite della stessa Corte l’interpretazione della normativa così come convertita e modificata ai primi di dicembre. In conclusione (ed in attesa che si pronuncino le sezioni riunite della Corte dei Conti), è del tutto evidente che tale ultima pronuncia della Magistratura Contabile, così come in precedenza la relazione ministeriale dell’Ispettore Cervellini non fanno che confermare che “l’operazione verità” intrapresa dal sindaco Pepè Lombardo è stata suffragata in ogni sua parte. L’auspicio e che essa possa consentire finalmente di cambiare il modo di amministrare la cosa pubblica, almeno in Città. Un altro piccolo, anche se ancora non sufficiente, passo per smascherare e allontanare dalla scena i politicanti impegnati solo a mistificare la realtà con ogni mezzo. Tale deliberazione, inoltre, certifica, per quanto ci riguarda, che ogni denuncia, ogni indicazione, ogni messaggio lanciato dal Sindaco e dalla maggioranza consiliare alla Città circa la grave situazione finanziaria dell’Ente erano, purtroppo, rigorosamente veri. Nessun piagnisteo, nessuna lamentela, nessun imbroglio, dunque. Era ed è, purtroppo, tutto vero. Il Comune versa in STATO DI GRAVISSIMA DIFFICOLTA’ FINANZIARIA; ciò nonostante gli affannosi tentativi degli ex consiglieri di minoranza di negare tale grave situazione finanziaria. Anche in questi ultimi giorni gli stessi non hanno perduto occasione per tentare di confondere i cittadini e l’opinione pubblica, negando l’evidenza dei fatti ed allargando il novero dei destinatari dei loro strali (dal Sindaco Lombardo e la sua maggioranza si è passati all’Ispettore ministeriale Cervellini, al segretario generale Tresoldi, ad alcuni dipendenti comunali, al sub commissario Putortì fino ad arrivare anche alla Corte dei Conti, a ciascuno dei quali va la nostra solidarietà) sempre più farneticanti e fondati, come d’abitudine, su menzogne e travisamento dei dati documentali. Pur volendo evitare ogni polemica in questa delicatissima fase della vita amministrativa della nostra Città, non possono non evidenziarsi le sempre più irresponsabili condotte dei leader dell’ex opposizione consiliare che, di fronte all’evidente impossibilità di erogare ai cittadini i servizi più elementari, pur di difendere le loro posizioni, arrivano a mettere in discussione la professionalità e l’operato di due organi statali (il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti) che attraverso i loro funzionari hanno analizzato e valutato serenamente come organi terzi, autonomi ed indipendenti la situazione finanziaria del Comune descrivendo l’esatta situazione. Al di là ed al netto di queste considerazioni ci si chiede se gli ex consiglieri di minoranza siano seriamente preoccupati più per le sorti del Comune o per i risvolti personali che l’accertamento della verità potrebbe comportare. Dal canto nostro siamo fortemente interessati a che si possano concretizzare tutte quelle misure correttive in grado di risolvere o quanto meno lenire la drammatica situazione finanziaria dell’Ente e, in quest’ottica, rispettiamo il ruolo della Commissione Prefettizia ed il lavoro che stanno portando avanti ad auguriamo che presto possa concretizzarsi.
GIUSEPPE LOMBARDO
MICHELE RATUIS
GESUALDO DATTILO
NICOLA MONTELEONE
FEDERICO FAZZARI
ALBERTO BRUGNANO
VITO IERVASI
ANTONIO CAVO
GIUSEPPE GELONESE
EMANUELE MARANDO