ROCCELLA JONICA – “Per non pescare sorprese” è la pratica guida realizzata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, insieme con l’Unione Europea e la Capitaneria di Porto Guardia Costiera, per l’acquisto sicuro del pescato e sulle proprietà alimentari del pesce.
Acquistando i prodotti ittici, alimento che durante le festività natalizie è presente nelle nostre tavole, è necessario porre particolare attenzione alle indicazioni presenti sulle etichette, per i prodotti preconfezionati, e sui cartellini di vendita, per il pesce fresco. Le informazioni, obbligatorie in ottemperanza alle recenti normative nazionali e comunitarie, devono fornire al consumatore tutte quelle indicazioni necessarie per l’identificazione del prodotto. Nel caso di pesce allo stato sfuso fresco o congelato il cartellino deve contenere le seguenti indicazioni: la denominazione commerciale della specie, il metodo di produzione (pescato o allevato), la zona di cattura per il pescato e il Paese di provenienza per l’allevato; il prezzo di vendita per unità di misura riferito al peso netto; per il pesce congelato la glassatura è da considerarsi tara. Per il pescato congelato, venduto esclusivamente in confezioni, l’etichetta deve riportare le seguenti indicazioni: la denominazione di vendita o quella commerciale della specie, completata dal termine “surgelato”, il metodo di produzione, la zona di cattura per il pescato o il Paese di provenienza per l’allevato; l’elenco degli ingredienti se l’acquisto riguarda un preparato; la quantità netta o quella nominale; il termine minimo di conservazione, ossia la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” completata dall’indicazione del periodo in cui il prodotto può essere conservato; il nome o la regione sociale o il marchio depositato e la sede del fabbricante e del confezionatore e di un venditore stabilito nella Comunità Economica Europea; il prezzo di vendita della confezione; la quantità di alcuni ingredienti. Molto importante per i molluschi bivalvi è obbligatorio il bollo sanitario recante informazioni sul Paese d’origine del pescato. Ricordiamo inoltre come il bollo sanitario non deve essere trasferibile e può essere utilizzato una sola volta. Accorgersi che il pesce che stiamo acquistando è fresco non è difficile, basta guardarlo con attenzione. Quando arriva sui banchi di vendita, infatti, il pesce manda segnali facilmente interpretabili. Annusando un pesce fresco si deve avvertire solo in lievissimo odore, se è di mare, odorerà al massimo di alghe e di acqua di mare. Il pesce occupa un posto importante tra gli alimenti leggeri e salutari. I nutrizionisti ne consigliano un consumo costante almeno due, tre volte la settimana e le campagne di educazione alimentare ne hanno messo in luce le proprietà preventive per la salute. Infatti, gli acidi grassi insaturi contenuti in quest’ alimento sembrano possedere proprietà anticoagulanti, anti ipertensive e anti infiammatorie con influenze positive sul mantenimento del livello ematico ottimale di “colesterolo buono” nel sangue. Per beneficiare dei preziosi vantaggi di quest’ alimento però è necessario saper riconoscere quando è fresco.
SIMONA ANSANI